Il progetto è centrato sullo studio dell’America Latina. Esso raggruppa diverse prospettive di ricerca: analisi del diritto civile dei Paesi latinoamericani prospettive di armonizzazione del diritto che li coinvolge, indagini sistemologiche finalizzate ad approfondire gli elementi di identità del sistema giuridico latinoamericano, punti di dialogo tra esperienze europee e latinoamericane, diritto dei popoli indigeni, con riferimento alle loro forme nazionali e sovranazionali di tutela, alla possibilità di ravvisare o meno una pluralità di ordinamenti giuridici all’interno di ciascun Paese latinaomericano.
MIGIAL – (“Migrazione delle idee giuridiche italiane in America Latina”). Progetto finanziato dal Dipartimento Identità Culturale del CNR e coordinato dal Centro Studi Giuridici Latinoamericani (Università di Roma ‘Tor Vergata’/CNR-DIC). Prodotti scientifici: pubblicazione di un libro in corso (‘La colpa del debitore nell’adempimento dell’obbligazione tra cosice civile argentino e sistema giuridico latinoamericano’, Napoli, ESI, 2012), di un altro libro e di altri contributi entro il 2013. Studiosi coinvolti Sandro Schipani, Riccardo Cardilli, Sabrina Lanni, David Fabio Esborraz, Gina Acuña Solórzano, Manuel Grasso ed altri. A partire del 2012.
DCBSGLA – (“Diritto civile brasiliano e sistema giuridico latinoamericano” (2003-2013)). Prodotti scientifici: S. Lanni (a cura di), Dez anos. Contributi per il primo decennio del nuovo codice civile brasiliano, Napoli, ESI, 2014, 324 pp.
Responsabile: Sabrina Lanni Responsabile: Sabrina Lanni
MIGIAL – (“Migrazione delle idee giuridiche italiane in America Latina”). Progetto finanziato dal Dipartimento Identità Culturale del CNR e coordinato dal Centro Studi Giuridici Latinoamericani (Università di Roma ‘Tor Vergata’/CNR-DIC). Prodotti scientifici: pubblicazione di un libro in corso (‘La colpa del debitore nell’adempimento dell’obbligazione tra cosice civile argentino e sistema giuridico latinoamericano’, Napoli, ESI, 2012), di un altro libro e di altri contributi entro il 2013. Studiosi coinvolti Sandro Schipani, Riccardo Cardilli, Sabrina Lanni, David Fabio Esborraz, Gina Acuña Solórzano, Manuel Grasso ed altri. A partire del 2012).
DCBSGLA – (“Diritto civile brasiliano e sistema giuridico latinoamericano” (2003-2013)). Prodotti scientifici: pubblicazione di un volume collettivo per i dieci anni del codice civile brasiliano, a cura di S. Lanni e A. Calderale; pubblicazione prevista nel 2013.
Le pandemie, di cui il COVID-19 costituisce un esempio, rappresentano una sfida vitale per la comunità internazionale e l’umanità nel suo complesso. L’unica risposta vincente a tale sfida consiste nel rafforzamento della cooperazione internazionale e delle istanze deputate a costituirne la sede, in primo luogo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Consapevole di tale necessità, l’ISGI-CNR si è dedicato a costruire una rete internazionale di studiosi in materia, unitamente all’Università Nazionale di La Plata e a una folta serie di partners che è in continuo accrescimento. La rete ha fatto il suo esordio con un primo webinar svoltosi il 29 maggio 2020 colla partecipazione dei due principali centri cinesi di studio del diritto internazionale e delle relazioni internazionali, l’Istituto di diritto internazionale dell’Accademia Cinese delle scienze sociali (ILAW-CASS) di Pechino e l’Istituto di Relazioni internazionali dell’Accademia di Shanghai di scienze sociali (SASS), nonché di studiosi brasiliani (Università di Maranhão), argentini (IRI-UNLP, CONICET) ed uruguayani (CLACSO).
L’AntiPandemic International Cooperation Network (ANTIPANIC) affronterà tutti i vari e complessi temi connessi alla lotta contro la pandemia, sviluppando relazioni di carattere interdisciplinare con le entità dei vari Paesi che si dedicano alla ricerca ed alle attività sanitarie, nel comune obiettivo di assicurare ai cittadini il fondamentale diritto alla salute.
- COVID-19, ¿desafio ultimativo para la comunidad internacional? – Fabio Marcelli
- Critical dialogues. Human Rights, Democracy and Pandemic Perspectives (organizers) Cássius Chai, Alexandrea Coura, Fabio Marcelli, Francesca Staiano, Cultura, Direito & Sociedade, São Luís, Brazil, (pp. 378)
- Covid-19, only the beginning? – Fabio Marcelli
Il Sistema del Diritto del Lavoro di Contrasto al Covid:
Il Progetto Big Foot ha come obiettivo quello di rafforzare il legame tra sviluppo e tradizioni e favorire la trasmissione delle conoscenze delle popolazioni indigene e delle comunità montane attraverso l’intergenerational learning. Il Progetto si propone, pertanto, di prevenire e superare la marginalizzazione delle aree rurali e l’invecchiamento della popolazione attraverso la valorizzazione dei saperi, delle tradizioni e del patrimonio culturale locale mediante l’utilizzo delle moderne tecnologie e lo scambio di best practices.
Il Progetto europeo “BIG FOOT – Crossing Generations, Crossing Mountains” (EU Grundtvig – Lifelong Learning Programme) di cui l’ISGI è Partner si inscrive nell’ambito delle ricerche condotte in materia di diritto internazionale ed europeo dell’ambiente e sviluppo sostenibile della commessa “Diritto dell’Ambiente e Gestione sostenibile di ecosistemi e risorse naturali”.
In particolare, l’attività di ricerca dell’ISGI con riferimento al Progetto Big Foot riguarda la disciplina e la promozione delle attività di Intergenerational Learning nel contesto del diritto e delle politiche per lo sviluppo sostenibile nelle regioni di montagna.
La Conferenza delle Nazioni Unite Rio +20 sullo sviluppo sostenibile tenutasi a Rio de Janeiro il 20-22 giugno 2012 ha riconosciuto i benefici prodotti dalle regioni di montagna ed ha invitato gli Stati ad adottare politiche specifiche nell’ambito delle strategie nazionali per lo sviluppo sostenibile e ad consolidare accordi e partenariati in tale ambito. Gli ecosistemi montani sono ecosistemi ricchi di biodiversità e svolgono un ruolo fondamentale nel fornire le risorse idriche ad una larga parte della popolazione mondiale. A causa dei cambiamenti climatici, della deforestazione, dello sfruttamento del suolo, tali aree sono sempre più vulnerabili e fragili. In ragione di ciò, non mancano strumenti convenzionali e atti di soft law internazionali ed europei aventi ad oggetto le regioni di montagna ed, in particolare, la loro tutela ed il loro sviluppo. Tra questi, rilevano in particolare la Convenzione delle Alpi del 1995 e la Convenzione sui Carpazi del 2006. Le regioni di montagna sono inoltre abitate da popolazioni indigene e comunità locali, spesso marginalizzate, che hanno sviluppato usi sostenibili delle risorse presenti in tali aree e che, pertanto, devono essere preservate.
Il Progetto Big Foot ha come obiettivo quello di rafforzare il legame tra sviluppo e tradizioni e favorire la trasmissione delle conoscenze delle popolazioni indigene e delle comunità montane attraverso l’intergenerational learning. Il Progetto si propone, pertanto, di prevenire e superare la marginalizzazione delle aree rurali e l’invecchiamento della popolazione attraverso la valorizzazione dei saperi, delle tradizioni e del patrimonio culturale locale mediante l’utilizzo delle moderne tecnologie e lo scambio di best practices.
In una prima fase, il Progetto ha identificato alcune comunità montane in Bulgaria, Grecia e Italia che guidate dai rispettivi Partners sono state coinvolte in un processo di consultazione per far emergere i bisogni della comunità locale, le sue caratteristiche, le risorse ambientali e culturali da valorizzare al fine di realizzare, nella seconda fase, interventi formativi ed azioni volte a favorire l’apprendimento intergenerazionale.
Oltre l’ISGI, sono Partners del Progetto il Comune di Gubbio, la Gouré s.r.l., il Menon Network EEIG, l’Association Europeenne des Elus de Montagne, il Centre For Development Of North-West Bulgaria Foundation (CDNWB), la Trikala Development Agency Kenakap S.A., l’UNEP di Vienna – ISCC.
Progetto Big Foot – 4th Coordination Meeting – 13, 14 December 2012 – Kalambaka, Greece.
Responsabile: Viviana Iavicoli.
Il Progetto di cooperazione con l’Accademia cinese di scienze sociali ha interessato il tema dei diritti sociali intendendo aprire un dialogo costruttivo e uno scambio di informazioni relativo alla situazione di tali diritti in Cina, in Europa e in Italia. Al riguardo si è scelto di operare con una procedura concentrica, dedicando il primo anno di attività ai diritti sociali in genere, il secondo al diritto alla salute, il terzo al tema della disabilità. Il dialogo tra sistemi giuridici e politici differenti in tal modo perseguito si è rivelato particolarmente proficuo e necessario specie nell’attuale contesto di globalizzazione.
“Public goods and global commons: a challenge for international law”
intervento di Fabio Marcelli alla 14ma Conferenza di diritto internazionale organizzata a Pechino dall’Istituto di diritto internazionale dell’Accademia cinese di scienze sociali sul tema “International Law in a new era: innovation, change and development” 3 dicembre 2017.
Prospettive della cooperazione fra Italia e Cina nel campo del diritto internazionale 28 novembre 2016, RomaInternational Cooperation in the Human Rights and the Chinese Perspective 22-23 October, Beijing
La cooperazione internazionale fra Italia e Cuba presenta vari profili di interesse. Di recente tale cooperazione ha conosciuto un momento di grande interesse e popolarità al seguito dell’invio di brigate mediche cubane d’emergenza che hanno svolto un’essenziale opera di appoggio alle autorità sanitarie italiane impegnate nella prevenzione, cura e contenimento della pandemia COVID.
La ricerca promossa dall’ISGI-CNR in cooperazione con il Centro de investigaciÓn sobre la política internacional (CIPI) e con l’Ambasciata della Repubblica di Cuba a Roma, parte dall’analisi di questo importante episodio, che resterà scolpito negli annali della solidarietà internazionale.
Ma gli aspetti realizzati e le potenzialità esistenti della cooperazione tra Italia e Cuba abbracciano tutta una serie di settori, dall’agroalimentare al turismo, alla cultura e alla ricerca e a molti altri. L’Italia, insieme agli altri Paesi europei, ha espresso costantemente la propria riprovazione in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite contro le sanzioni unilaterali illegittime decretate dalle varie amministrazioni statunitensi, da ultimo quella di Donald Trump.
La ricerca prevede anche momenti di elaborazione e confronto tra la Società italiana di diritto internazionale (SIDI) e la Società cubana di diritto internazionale, in un momento nel quale lo strumento giuridico si rivela sempre più indispensabile per affrontare i drammatici problemi globali che affliggono il nostro pianeta.
> La posición de la administración estadounidense en la lucha contra los problemas medioambientales – Dr. en C. Mario Antonio Padilla Torres. Master en C. Daili Sánchez Bernal.
> Sin fronteras: La cooperación médica cubana en el contexto de la COVID-19 – Mario Antonio Padilla Torres
> Quando il profitto viene prima della salute: l’aiuto di Cuba alla fragile Italia – Francesco Schettino
> Los impactos de la crisis mundial generados por la pandemia de la Covid 19 en el sector académico-investigativo. Una “DAFO” para los nuevos retos, las nuevas prácticas y la nueva época. Breves experiencias y recomendaciones nacionales – Claudia Sánchez Savín
> La cooperazione tra Cuba e Italia in campo medico e la pandemia COVID: è necessario un salto di qualità – Fabio Marcelli
Con questo progetto (2005-07), l’ISGI ha contribuito ad approfondire alcuni aspetti giuridici e istituzionali del funzionamento della Corte penale internazionale, alla luce della prassi iniziale di applicazione dello Statuto. Il Progetto era diretto a valutare la risposta della comunità internazionale alle prime indagini e procedimenti della Corte, con particolare attenzione alla cooperazione tra la Corte e l’ONU e tra la Corte e gli Stati (parti e non parti allo Statuto). L’esame e la valutazione della prassi hanno riguardato anche l’atteggiamento dell’Unione europea, di altre organizzazioni regionali e di organizzazioni non governative. Gli studi svolti evidenziano il rapporto complesso tra indipendenza della CPI, garantita dallo Statuto, e necessità della cooperazione internazionale, affinché la Corte possa svolgere efficacemente le sue funzioni.
Il gruppo di ricerca
Ornella Ferrajolo, ISGI-CNR (responsabile); Giorgio Bosco, International Law Association (ICC Committee); Raffaele Cadin, Università Sapienza di Roma; Andrea Crescenzi, Università Sapienza di Roma; Gabriele Della Morte, Università Cattolica di Milano; David Donat-Cattin, Parliamentarians for Global Action; Vittorio Fanchiotti, Università di Genova; Fabio Marcelli, ISGI-CNR; Luca Micheletta, Università Sapienza di Roma; Alessandra Mignolli, Università Sapienza di Roma; Michela Miraglia, Università di Genova.
Risultati
- “Lo Statuto della Corte penale internazionale alla prova dell’applicazione”, Incontro di studio, Roma, CNR, 14 dicembre 2006.
- Corte penale internazionale. Aspetti di giurisdizione e funzionamento nella prassi iniziale, Collana ISGI n. 8, Milano, Giuffrè, 2007.
L’Italia è da lungo tempo meta di attraversamenti del Mediterraneo, mentre l’Ungheria è meta relativamente nuova di migrazione di massa. L’analisi comparata delle normative di settore di questi due paesi e del loro rapporto con il diritto europeo e internazionale metterà in evidenza le tendenze e le sfide riguardanti il futuro della gestione dei flussi migratori verso l’UE.
La ricerca si concentrerà sull’efficacia delle normative europee e internazionali attraverso l’analisi della loro attuazione in Italia e in Ungheria. Due principali serie di questioni verranno valutate: gli obblighi degli stati, in particolare degli stati di confine, e le implicazioni sui diritti umani.
Scopo della ricerca è quello di individuare limiti e percorsi delle azioni statali in Italia e in Ungheria, anche ai fini dell’eventuale definizione di proposte per l’ulteriore armonizzazione e effettività delle rilevanti regolamentazioni internazionali, comunitarie e nazionali.
Joint Project between the ISGI of the National Research Council of Italy (CNR) and the Institute for Legal Studies of the HAS – of the Hungarian Academy of Sciences (HAS) in the framework of the bilateral Agreement on Scientific Cooperation and Its Executive Protocol between the CNR and the HAS.
CNR Department – Social Sciences and Humanities, Cultural Heritage (SAC) – Project Area: Research and Innovation
- Human Rights of Asylum Seekers in Italy and Hungary. Influence of International and Law on Domestic Actions, Rome (23 May 2018)
- Human rights of Asylum Seekers in Italy and Hungary, Workshop. The conveners: Gianfranco Tamburelli (senior legal expert, CNR, ISGI), Attila Szabó (The Hungarian Civil Liberties Union), Dezső Tamás Ziegler. Venue: Humanities Research House Council Room, H-1097 , Tóth Kálmán street 4., T.0.25. Budapest (18 April 2018)
- The Hungary’s Actions Regarding Refugees and Their Connection to European Human Rights Standards, Lecture delivered by Dezső Tamás Ziegler. Ziegler noted that several countries all over Europe amended their own asylum system in the last couple of years. Then he focused on the position and action of the Hungarian government, which built a fence on its southern border, introduced numerous repressive rules and started an action for annulment against the EU quota system at the Court of Justice of the EU. (CNR, Silvestri Room, 23rd June 2017) – Eventi CNR
- A Conceptual Proposal: Dealing with Illiberal Regimes in the EU, Lecture delivered by Zsolt Körtvélyesi. Premised that the increasing flow of refugees and asylum seekers is one of the most relevant challenges the EU is facing, Körtvélyesi focused on the ways the EU is dealing with the Hungarian response to the increased demands for asylum. According to the Hungarian researcher, the limits of the European asylum regime are linked to the emergence within the Union of what is often termed as illiberal regimes, with authoritarian tendencies; that is an important factor of the so called Eurocrisis and has a strong impact on the fundamental character of integration of the Union. With regard to illiberal challenge, Kortvelyesi observed that the Treaties do not give clear guidance, although they declare the core values of the EU (Art. 2 TEU) and establish the mechanisms to deal with systemic violations to these (Art. 7 TEU, a procedure easily blocked by the ‘illiberal coalition’ of Hungary and Poland), (CNR, Silvestri Room, 19th June 2017) – Eventi CNR
- Civil Solidarity with Refugees. The Case of Hungary, Lecture delivered by Balázs Majtényi. Majtényi highlighted the fact that “in response to the refugee crises, in order to help refugees, some of the Hungarian civil movements organized themselves and circulated information on Facebook. They provided humanitarian help and services for refugees. These activities were considered in many cases illegal under Hungarian law, but at the same time they were protecting universal values (e.g. human dignity, equality), which are the basis of international and of the European human rights protection system (CNR, Roma, 20 July 2016)
Documents and Reports
- Annual Report – 2017. Joint Project between ISGI-CNR and the Institute for Legal Studies of the HAS on: Human Rights of Asylum Seekers in Italy and Hungary – Influence of International and EU Law on Domestic Actions, Gianfranco Tamburelli (February 2018)
- Annual Report – 2016. Joint Project between the Institute for International Legal Studies (ISGI) of the CNR and the Institute for Legal Studies of the HAS on: Human Rights of Asylum Seekers in Italy and Hungary – Influence of International and EU Law on Domestic Actions, Gianfranco Tamburelli (February 2017)
- Nota – Research stay in Budapest, 5-9 September 2016, Andrea Crescenzi (15 September 2016)
- Nota – Research stay in Budapest, 5-9 September 2016, Rosita Forastiero (15 September 2016)
- Agreement on Scientific Cooperation between the Hungarian Academy of Sciences and the National Research Council of Italy (2015)
- Executive Protocol 2016-2018 to the Agreement on Scientific Cooperation between the Hungarian Academy of Sciences and the National Research Council of Italy for the period 2016-2018
Responsible Italian Team
- Gianfranco Tamburelli
Researchers
- Andrea Crescenzi
- Rosita Forastiero
Responsible Hungarian Team
- Balázs Majtényi
Researchers
- Dezső Tamás Ziegler
- Zsolt Körtvélyesi
Organizzato dall’Istituto di Ricerca sulle Attività Terziarie IRAT-CNR, Istituto di Studi Giuridici Internazionali ISGI-CNR, Istituto Cooperativo di Ricerca –ICR (2008).
Descrizione: esecuzione di attività di ricerca finalizzate allo studio di un attratore turistico identificato come “pescatursimo” e alle ricadute sociali economiche ed ambientali a questo collegate. Elaborazione di modello di gestione eco-sostenibile dell’area marina protetta “Regno di Nettuno” fondato sulle attività di pescaturismo.
Destinatari: I dati della ricerca potranno essere utilizzati per il supporto all’elaborazione di politiche pubbliche di sviluppo sostenibile replicabili a livello regionale, nazionale ed internazionale
Responsabile Il progetto è stato coordinato dalla dott.ssa Valentina Rossi sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Sede: Napoli[:en]Descrizione: esecuzione di attività di ricerca finalizzate allo studio di un attratore turistico identificato come “pescatursimo” e alle ricadute sociali economiche ed ambientali a questo collegate. Elaborazione di modello di gestione eco-sostenibile dell’area marina protetta “Regno di Nettuno” fondato sulle attività di pescaturismo.
Destinatari: I dati della ricerca potranno essere utilizzati per il supporto all’elaborazione di politiche pubbliche di sviluppo sostenibile replicabili a livello regionale, nazionale ed internazionale
Responsabile Il progetto è stato coordinato dalla dott.ssa Valentina Rossi sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Sede: Napoli
La Rojava costituisce un esperimento di grande portata di autogoverno
federalista in situazione di aspro conflitto armato e di complesso
intreccio etnico e religioso. L’autogoverno si caratterizza per un approccio che tende ad assicurare l’equa rappresentanza alle varie
componenti di popolazione e soprattutto l’eguaglianza di genere, garantita
anche mediante il meccanismo della doppia rappresentanza di vertice (un
uomo e una donna).
Nel marzo 2011 è iniziato un conflitto armato in Siria che ha determinato
un cambiamento profondo e radicale nel territorio in termini politici,
giuridici, sociali e culturali. Nuovi confini si stanno rideterminando
nell’area in modo veloce e inaspettato. La conclusione de facto degli
accordi Sykes-Picot a causa della guerra, ha altresì determinato la crisi
dello Stato-nazione in Medio Oriente e la nascita di nuove soggettività che
hanno acquisito il controllo in questi territori.
In tale situazione si è registrata la nascita di diversi esperimenti prodromici volti al governo del territorio.
Questo progetto prende in considerazione il fenomeno che si è
recentemente sviluppato nel Nord – Est della Siria, quale nuovo modello di
governo confederativo.
Nonostante i turbamenti causati dalla guerra, all’interno di quest’area
geografica si è andata consolidando una nuova esperienza di amministrazione e autogoverno che ha ridefinito in modo innovativo le forme di governance del territorio: la Siria Confederale del Nord.
Questo archetipo consiste in una Federazione composta da cantoni-regionali autonomi nel territorio; si basa su determinati principi guida che
riflettono il paradigma del Confederalismo Democratico, ossia un nuovo
modello politico-giuridico ideato dal leader politico e filosofo Abdullah
Ocalan. Tale sistema, basato su tre pilastri fondamentali, coniugando la
democratizzazione dei processi con la creazione di una società ecologica,
in una prospettiva capace di rispettare l’eguaglianza di genere. Si mette
in discussione la gerarchia delle relazioni sociali basate sul dominio
uomo-natura in favore di un modello nel quale le persone possano decidere
sulla base di processi orizzontali e di percorsi che coinvolgono
direttamente gli abitanti del luogo. Una nuova struttura di società civile
come prototipo di un processo di democrazia capace di superare i settarismi religiosi ed etnici, in favore di un pluralismo ed espressione delle
diversità presenti.
A conferma di ciò è stata quindi scritta una “Carta del Contratto Sociale
del Rojava” con la quale le regioni autonome democratiche del territorio
hanno deciso di costruire una confederazione basata sul reciproco rispetto,
“in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione
democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di
espressione” e con “l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e
democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un
equilibrio ecologico”. La Carta “proclama un nuovo contratto sociale,
basato sulla reciproca comprensione e la pacifica convivenza fra tutti gli
strati della società, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà
fondamentali, riaffermando il principio di autodeterminazione dei popoli.”
Con la Carta in questione “si proclama un sistema politico e
un’amministrazione civile fondata su un contratto sociale che possa
riconciliare il ricco mosaico di popoli della Siria attraverso una fase di
transizione che consenta di uscire da dittatura, guerra civile e
distruzione, verso una nuova società democratica in cui siano protette la
convivenza e la giustizia sociale.”
Questa Carta Sociale, nel cui preambolo si sottolinea che “|…| riconosce
l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al
suo interno e a livello internazionale”, è l’impalcatura sulla quale si sta
costruendo un’architettura amministrativa complessa.
Si sta sviluppando dunque, un progetto di autonomia democratica dotato di
consigli locali, commissioni permanenti, organi legislativi, organi
amministrativi, un governatore cantonale, un’amministrazione provinciale
(c.d. consigli municipali), un Consiglio Giudiziario ed una Suprema Corte
Costituzionale, una Assemblea Legislativa, un Consiglio Esecutivo
transitorio, un Alta Commissione per le Elezioni, il tutto basato su un
sistema di copresidenza uomo-donna.
È importante sottolineare inoltre, che il sistema giuridico si caratterizza
da un approccio peculiare rispetto alla nostra tradizione: tra le
innovazioni giuridiche, è importante soffermarsi sulla istituzione dei cd.
“Tribunali di sole Donne”, in un sistema penale che, invece di prediligere
un approccio sanzionatorio-afflittivo, cerca di prevenire la commissione
dei reati intervenendo con un sistema basato sul principio di umanizzazione della pena e sul reinserimento sociale.
Più in generale la ricerca si propone di studiare il modello Rojava in
comparazione con altri esistenti in vari ordinamenti e con lo stesso schema
teorico vigente in materia di Federazioni e Confederazioni (riferimenti al
diritto costituzionale comparato e al diritto internazionale)l
Alla luce del contesto brevemente tracciato, il progetto di ricerca si
propone di indagare sulle seguenti tematiche:
- Delineare il cambiamento e l’innovazione teorica intende superare il
modello dello Stato-nazione e all’individuazione di una forma confederata di governo autonomo dei territori; - Individuare l’evoluzione del sistema confederativo e la nascita della
“Carta del Contratto Sociale del Rojava” al fine di definire il concetto di
autonomia democratica; - Definire e circoscrivere il modello preposto a partire
dall’individuazione degli organi di cui è composto, analizzarne le funzioni ed il loro ruolo all’interno del sistema complessivamente inteso; - Descrivere e ricostruire il funzionamento dei meccanismi di
partecipazione e dei processi di democratizzazione della cittadinanza; - Approfondire l’istituzione del Tribunale per sole Donne, il suo funzionamento e le sue finalità
- Verificare le interconnessioni con le altre discipline favorendo un
approccio olistico - Verificare se esistono i presupposti per poter coniare una nuova
tipologia di forma di governo del territorio, ossia la Democrazia Radicale e Diretta - Studiare il problema dei rapporti delle entità analizzate con lo Stato
siriano; - Analizzare il tipo di relazioni internazionali costruite.
Obiettivi della ricerca: realizzare una pubblicazione che abbia per tema
la Siria Confederale del Nord Est quale soggetto prodromico di una nuova
forma di auto-governo del territorio all’ interno del conflitto.
Bibliografia:
Gli studi ed il materiale bibliografico su questa tematica, seppur
limitato, è reperibile. Uno studio puntuale e rigoroso richiede un periodo
di formazione all’estero, presso le istituzioni che svolgono il proprio
lavoro in loco. Ci sono diverse istituzioni accademiche, le quali
risulterebbero disponibili per facilitare un lavoro di ricerca in tale
ambito.
L’indagine oggetto del progetto di ricerca sarà condotta sulla base
dell’analisi dei testi normativi e programmatici di riferimento, nonché
attraverso l’inchiesta, lo studio e l’analisi del materiale a disposizione.
Sarà importante partire da uno studio filosofico politico e di
contestualizzazione giuridica. Sul piano dell’analisi normativa, il
progetto dovrà ricostruire in maniera sistematica lo statuto giuridico del
modello della Siria Confederale del Nord, verificando i rapporti con la
Repubblica Araba di Siria e con altri soggetti internazionali nel rispetto
dei diritti fondamentali della persona riconosciuti nel diritto
internazionale e nelle Convenzioni di Ginevra.
La più recente prassi internazionale, specie a partire dall’approvazione della Dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007, ma anche in precedenza, in particolare colla Convenzione n. 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro, ha determinato l’emergere dei popoli indigeni come soggetto di diritto internazionale di tipo nuovo. L’Istituto di studi giuridici internazionali si dedicherà all’approfondimento della tematica, prendendo in particolare considerazione l’applicabilità del diritto all’autodeterminazione e le significative connessioni, che sono di estrema attualità, colla questione ambientale, oltre che coi diritti umani in genere.
L’appunto allegato, a cura di Giada Giacomini, evidenzia in modo sintetico taluni nodi problematici della questione.
The legal subjectivity of indigenous peoples in international law
Indigenous peoples are recognized as subjects of international law by several legal instruments with binding nature. The area of legal subjectivity of indigenous peoples is in continuous expansion thanks to a multitude of developments that have taken place in the past 40 years. The recognition of the right to self-determination of indigenous peoples has marked such an expansion, being crucial for their legal entitlement to a special protection regime under international human rights law and environmental law. However, the nature, scope and legal significance of the self-determination right that specifically applies to indigenous peoples remains highly disputed because of the crucial connotations it would assume in national contexts.
One of the contented matters around the self-determination right relates to the issue of the definition of the term “indigenous peoples” as recipients of such right. However, there is no universally accepted definition of the term, since the fundamental criteria identifying an indigenous people – as recognized in the 1986 Martinez Cobo – study relies on self-identification. The importance of self-identification has also been backed by international instruments such as the International Labour Convention n. 169 (1989) and has also been advocated by indigenous peoples themselves. The UN Declaration on the rights of Indigenous peoples (2007) also refrains from giving a definition, but instead emphasizes the cruciality of the right to self-determination. In addition to self-identification, the criteria of traditional possession and occupation of ancestral lands, together with the spiritual connection to the territory, contributes in the identification of an indigenous people.
Indigenous peoples rights are also protected by the international regime for biodiversity conservation with particular regard to access to traditional knowledge and benefit sharing (Convention on Biological Diversity and the Nagoya Protocol on Access to Genetic Resources and the Fair and Equitable Sharing of Benefits Arising from their Utilization). Indigenous peoples’ rights are also acknowledged in the Paris Agreement in the context of climate change as common concern of humankind, while indigenous knowledge should inform climate adaptation and resilience strategies alongside western science. At the regional level, the Escazu Agreement on Access to Information, Public Participation and Justice in Environmental Matters in Latin America and the Caribbean aims at protecting the rights of indigenous peoples in the implementation of its dispositions.
In addition, indigenous peoples’ rights are protected by a multitude of soft law instruments, such as the World Bank Group’s Environmental and Social Standards n. 7, the Green Climate Fund Indigenous Peoples Policy and the Safeguard of the Asian Development Bank, which specifically address the right to Free Prior and Informed Consent in the implementation of projects and initiatives in indigenous territories.
The proposed investigation project aims at giving a thorough and complete overview of the international legal instruments intended at recognizing the legal subjectivity of indigenous peoples, analysing important case law of national and international courts such as the Inter American Court on Human Rights, the African Court on Human and Peoples’ Rights and the European Court on Human Rights. Such analysis considers legal and juridical historical perspectives in the formation and development of international provisions, addressing not only positivistic conceptions of the law but also instances of indigenous traditional knowledge and customary law.
Indigenous peoples and climate change: the Yanesha people’s case from a participatory justice perspective, Giada Giacomini, in Diritto e processo – ISSN 1722-1110. – (2019), pp. 383-410.
Lo sviluppo e la trasformazione della società contemporanea – crisi dello Stato-nazione, globalizzazione economica, fenomeni migratori, strutture di cooperazione internazionale – impongono di studiare quale sia il ruolo dei diritti fondamentali in tali processi. La ricerca ha analizzato in quale misura tali diritti funzionino da ‘fattori di integrazione’ degli ordinamenti giuridici, approfondendo le situazioni, nelle quali la loro rivendicazione è causa di conflitti, e le correlative soluzioni, che emergono sul piano politico e istituzionale, ma che talora sfociano nell’uso della forza.
Descrizione
La commessa si propone di valorizzare l’Istituto, ed in modo particolare l’UOS di Napoli, come centro di eccellenza per lo studio dei diritti fondamentali. Elementi non secondari delle attività legate alla commessa sono rappresentati dalle due biblioteche (quella dell’UOS di Napoli è specializzata sui diritti fondamentali), dal Centro studi sui diritti umani nell’era della globalizzazione e dei conflitti, dal centro di documentazione sui diritti fondamentali, e, dal 2007, dala redazione della rivista Diritti umani e diritto internazionale (FrancoAngeli Editore).
Le ricerche e le iniziative scientifiche, nonché le attività divulgative, di formazione e di consulenza perseguono l’obiettivo di analizzare lo sviluppo e la trasformazione delle società contemporanee nell’ottica della loro influenza sulla tutela dei diritti fondamentali dei soggetti coinvolti in tali processi. I profondi mutamenti sociali, economici e politici attualmente in corso nelle società contemporanee, sinteticamente individuabili nei fenomeni della globalizzazione e dell’accentuarsi dei fenomeni migratori, come pure la crisi dello Stato-nazione e le trasformazioni istituzionali che ne sono derivate e che sono tuttora in corso, inevitabilmente si ripercuotono sulla tematica dei diritti fondamentali sotto vari aspetti e ciò non solo all’interno degli ordinamenti nazionali ma anche nelle relazioni internazionali. Ai ricercatori – CNR e associati – si affianca un nutrito gruppo di giovani studiosi (collaboratori, borsisti, dottorandi, assegnisti di ricerca) con esperienze nello studio del diritto internazionale, del diritto pubblico e del diritto romano.
Le ricerche si sono svolte nelle seguenti aree tematiche: storia, natura e sviluppo dei diritti umani; il ruolo dei diritti fondamentali nei processi di trasformazione istituzionale; i meccanismi internazionali e sovranazionali di tutela dei diritti umani; i diritti fondamentali e identità culturale; i diritti fondamentali, gestione delle risorse e sviluppo sostenibile; i diritti fondamentali e uso della forza; risoluzione dei conflitti, sicurezza globale, pace e diritto; i diritti fondamentali ed attori non statali; imprese e diritti umani; responsabilità sociale delle imprese; diritti delle donne e dei bambini; globalizzazione economica, commercio internazionale e diritti umani; crisi economico-finanziaria e tutela dei diritti umani
Risultati
- “Supporting Youth at Risk ToT” in collaborazione con la NGO Terre Solidali e UNDP (2011)
- “Institutional capacity building training in Somalia” in collaborazione con la NGO Terra Nuova (2009-2010)
- La responsabilità degli Stati e degli attori non statali in materia di inquinamento marino (2007-2010)
- Governance e responsabilità sociale, economica e politica dei gruppi organizzati nella storia del diritto e nel diritto internazionale (2007-2010)
- Disciplina, salvaguardia e tutela giuridica delle aree protette della Campania (2008-2009)
- Diritto all’informazione e partecipazione in materia di ambiente (2006-2009)
- Support to Municipal Finance Systems Review, Related Policy Development and Legal Change in Puntland. in collaborazione con la NGO Terre Solidali (2007-2008)
- “PEOPLES”, New Peoples’ relations in Eastern Mediterranean (2007)
Responsabile: Giuseppe Cataldi.
Formazione e lavoro
Componente ulteriore della commessa di ricerca è rappresentata dalle attività di formazione e di trasferimento di conoscenze nonché di audit e di assistenza tecnica per istituzioni, enti pubblici e privati, organizzazioni non governative. Tali attività rappresentano una modalità di intervento di tipo “complementare” alla ricerca, di cui accrescono l’impatto attraverso una diffusione “mirata” delle conoscenze.
Più in particolare, la commessa svolge attività di formazione attraverso:
– la progettazione, l’organizzazione e la gestione di interventi di formazione a livello post-universitario;
– le attività di didattica svolta dai ricercatori nell’ambito di corsi universitari e corsi di alta formazione;
– le attività di tutoraggio relativamente a tesi di laurea e a tirocini su argomenti attinenti le tematiche di ricerca.
Formazione
- “La tutela dei diritti umani nell’Unione Europea” Cattedra Jean Monnet in collaborazione con Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, e la Commissione Europea, Napoli dal 2007
- “Incontri di Primavera”, Ciclo di seminari organizzati annualmente in collaborazione con il CISG – Centro Internazionale Studi Gentiliani di San Ginesio (MC) (dal 2003 – 2010)
- “Dottorato dell’Università di Siena su “Studi per la pace e risoluzione dei conflitti” (sezione relazioni internazionali, risoluzione dei conflitti, diritti umani e sviluppo), Siena (2006-2009)
- “Corso di specializzazione ‘Carlo Sforza’ Professione Legale Europea ed Internazionale, organizzato da Associazione Eurojuris, SIOI ISGI Napoli, Consiglio d’Europa, Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, Studio Legale Internazionale Romano-Forgione (dal 2 luglio 2007 al 7 settembre 2007), Strasburgo, Francia
- “Corso “YELP – Young European Legal Practitioners”, finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma “Leonardo da Vinci – II Fase”; in collaborazione con Università degli Studi del Sannio – Dipartimento Analisi Sistemi Economici e Sociali (DASES), Associazione Eurojuris, Unione Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo (dal 5 luglio 2006 al 31 marzo 2007), Benevento
- “Lo sviluppo della tutela dei Diritti umani nell’Unione europea”, Modulo Europeo “Jean Monnet” in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, la Commissione Europea, ed il Consiglio Italiano per i Rifugiati, Napoli (dal 2002 al 2007)
- “Tecnico esperto in monitoraggio e tutela dei diritti umani e degli immigrati”, Corso IFTS in collaborazione con Scuola Virgilio, MediAzioni S.c.a r.l.; Istituto Universitario Orientale, Napoli, (2002-2003)
- “Diritti umani e carcere”, Corso di aggiornamento professionale in collaborazione con il Ministero della Giustizia ed il Provveditorato alle opere penitenziarie della Regione Campania, Napoli (dicembre 2001 – marzo 2002)
- “Formatore europeo”, Corso di formazione in collaborazione con il L.U.P.T. dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e finanziato dal Fondo sociale europeo, Napoli (giugno – luglio 2001)
- ” Seminars on the judicial application of ECHR, in the framework of a Council of Europe Program – Tirana, June 2001. (Giugno 2001)
- “Tutela internazionale dei diritti umani”, Master in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Istituto di Studi per la Direzione e la Gestione di Impresa STOÀ, e con il patrocino del Consiglio d’Europa, Napoli (settembre – dicembre 2000)
Audit – consulenza
- “Supporting youth at risk ToT” in collaborazione con la NGO Terre Solidali e Undp (2011)
- “Support to municipal finance systems review, related policy development and legal change in Puntland”. in collaborazione con la NGO Terre Solidali (2007-2008)
- “Institutional capacity building training in Somalia” in collaborazione con la NGO Terra Nuova (2009-2010)
Associazione Eurojuris | Ricerche e iniziative scientifiche |
Cisg – Centro Studi Gentiliani | Ricerche e iniziative scientifiche |
Dip.to Scienze Sociali – Univ. di Napoli L’Orientale | Ricerche e iniziative scientifiche |
Dip. Diritto Romano e Storia della Scienza Romanistica – Univ. Napoli Federico II | Ricerche e iniziative scientifiche |
Editoriale Scientifica s.r.l. | Attività editoriali |
Icr-Istituto Cooperativo di Ricerca | Ricerche e iniziative scientifiche |
Iefe – Istituto di Economia e Politica dell’energia e dell’ambiente – Univ. Bocconi | Ricerche e iniziative scientifiche |
Manitese Campania | Organizzazione seminari |
Provincia Di Napoli – Direzione Politiche Comunitarie – Patti Territoriali e Contratti D’area | Finanziamento iniziative scientifiche |
Regione Campania | Finanziamento iniziative scientifiche |
Koinaid EEIG | Ricerche e iniziative scientifiche |
Terra Nuova | Ente Finanziatore |
Terre Solidali | Ricerche ed iniziative scientifiche e di audit |
EU Fundamental Rights Agency – FRA | Partecipazione alla piattaforma sui diritti fondamentali |
ESIL Interest Group on “Business and Human Rights | Ricerche e iniziative scientifiche |
Franco Angeli editore | Attività editoriali |
Responsabile: Giuseppe Cataldi.
Attività di ricerca e di formazione in supporto ad attività di capacity building della PA in Somalia (2007-2010).
Il Progetto Judging the Charter – The Charter in Judicial Practise with a Special Focus on the Case of Protection of Refugees and Asylum Seekers, finanziato dalla Commissione europea (Direzione generale “Giustizia”), ha come obiettivi quelli di creare conoscenze di base sui contenuti e l’applicabilità della Carta dei diritti fondamentali; sviluppare materiali e strumenti per la formazione di giudici e, più in generale, di operatori del diritto; migliorare la conoscenza e l’applicabilità della Carta dei diritti fondamentali nella prassi giudiziaria. Un focus particolare è dedicato al ruolo della Carta dei diritti fondamentali in materia di diritto di asilo.
Il progetto ha per oggetto la disciplina dell’agricoltura nell’Unione europea sia come settore produttivo di beni (alimentari e non) immessi sul mercato globale, sia come settore che fornisce servizi di carattere sociale (agricoltura sociale) e di carattere paesaggistico e ambientale (agricoltura a presidio del territorio o custode della biodiversità). Le fonti del diritto sono multilivello (UE, statali e nazionali) e sono esaminate tenendo conto del contesto delle iniziative e degli accordi adottati a livello internazionale che promuovono l’assunzione di impegni da parte degli Stati per la food security a livello globale e nazionale e per la lotta al cambiamento climatico. Le attività di ricerca, formazione, consulenza e le iniziative scientifiche a carattere divulgativo mirano a contribuire al dibattito nazionale e internazionale intorno al tema dell’attualità del ruolo della farm policy di fronte alle principali sfide della società del XXI secolo.
The project, ‘Making the Charter of Fundamental Rights of the European Union a living instrument’ rolled out a wide range of activities that aimed at clarifying the CFR’s relevance at the national level and for EU legislation, and at developing methodologies for how to transfer the content of the Charter and knowledge about its concrete implications to those who should apply its provisions in practise, and as such making it a “living instrument” ISGI – BIM
Nel 2008, l’ISGI ha svolto la ricerca “La Convenzione delle Nazioni Unite del 2007 sui diritti delle persone con disabilità; modalità di recepimento, attuazione a livello nazionale e regionale, strumenti di monitoraggio”, commissionata dall’attuale Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, diretta a valutare gli effetti giuridici per il sistema normativo nazionale e regionale derivanti dalla ratifica dell’Italia della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2007 e del relativo Protocollo addizionale.
La ricerca si è conclusa con la pubblicazione di:
- La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
Commentario, a cura di S. Marchisio, R. Cera, V. Della Fina, Roma, Aracne, 2010 - disabilità: modalità di recepimento, attuazione a livello nazionale e regionale, strumenti di monitoraggio. Rapporto finale
- La Convenzione delle Nazioni Unite del 2007 sui diritti delle persone con disabilità: modalità di recepimento, attuazione a livello nazionale e regionale, strumenti di monitoraggio. Rapporto di sintesi con indicazioni sugli adattamenti nell’ordinamento italiano
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare l’avanzamento scientifico della conoscenza nel campo del diritto internazionale attraverso attività di ricerca innovative, i cui risultati sono diretti a migliorare i contenuti e l’applicazione delle normative giuridiche positive. A tal fine, esso si prefigge di valutare i processi formativi del diritto internazionale generale, con particolare riferimento al contributo italiano, proseguendo la ricerca sulla Prassi italiana di diritto internazionale, dotata di database consultabile on-line (www.prassi.cnr.it).
Grazie a questa ricerca, svolta in cooperazione con il Ministero degli Esteri, l’Italia, accogliendo le raccomandazioni delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa, ha predisposto una raccolta della sua pratica di diritto internazionale a partire dal 1861.
Prassi italiana di diritto internazionale Formazione ed evoluzione delle norme internazionali consuetudinarie
L’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) svolge attività di ricerca e studio relative alla Formazione ed evoluzione delle norme internazionali consuetudinarie al fine di fornire il quadro dei mutamenti intercorsi nell’ultimo secolo in seno alla comunità internazionale e al suo diritto.
La Banca dati Prassi italiana di diritto internazionale, che archivia e divulga i risultati della ricerca, è uno strumento per la documentazione giuridica on-line diretta allo studio del contributo dell’Italia alla formazione delle norme generali del diritto internazionale e raccoglie circa duemila casi di prassi italiana delle relazioni internazionali nel periodo compreso tra il 1919 e il 1925.
Vai alla pagina Prassi italiana di diritto internazionale
La ricerca mira a verificare se vi sono forme di garanzia nell’ambito del diritto internazionale cui gli individui possano ricorrere a tutela dei propri diritti e allo stesso tempo se il diritto internazionale dei diritti umani possa trovare applicazione nelle situazioni giuridiche regolate dal diritto del mare.
Il diritto internazionale del mare e il diritto internazionale dei diritti dell’uomo sono settori del diritto internazionale che si occupano di aspetti distinti delle relazioni tra i soggetti e gli attori della scena internazionale. Nella visione tradizionale, il primo nasce per regolare i rapporti tra gli Stati in relazione agli «usi» del mare (navigazione, pesca, sfruttamento di altre risorse) e più recentemente in relazione alla protezione dell’ambiente marino, mentre, invece, il secondo ha come fine quello di tutelare l’individuo nella relazione con gli attori statali. Nonostante tali differenze, e nonostante il fatto che questi settori del diritto internazionale si sono sviluppati in modo autonomo, accade, sempre più spesso di recente, che le regole del diritto internazionale del mare e i diritti umani sono chiamati in causa per risolvere o disciplinare alcuni casi della prassi, presentando spesso molti punti di contatto e di interazione ed un progressivo processo di sovrapposizione tra i livelli interstatali ed i livelli interindividuali di regolamentazione e di tutela.
Tematiche di ricerca
Il diritto internazionale del mare e il diritto internazionale dei diritti umani sono settori distinti che non hanno avuto sino a tempi recenti molti punti di contatto. Fenomeni recenti della prassi internazionale come le migrazioni clandestine via mare, l’aumento del trasporti marittimi e il diffondersi di azioni statali sempre più incisive volte alla tutela dell’ambiente marino hanno fatto emergere una nuova questione della tutela delle garanzie dei diritti degli individui in mare.
In considerazione del recente sviluppo di tali problematiche la letteratura in materia non è molto vasta, né tanto meno la prassi internazionale può contare su molte decisioni internazionali e nazionali che si occupano di questi aspetti giuridici internazionali. Di recente, però, sia le migrazioni via mare che la tutela dell’ambiente marino sono state analizzate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché da tribunali internazionali.
Obiettivi
Le considerazioni svolte ci introducono lo scopo della presente ricerca il cui punto di partenza è di verificare se vi sono forme di garanzia nell’ambito del diritto internazionale cui gli individui possano ricorrere a tutela dei propri diritti e allo stesso tempo se il diritto internazionale dei diritti umani possa trovare applicazione nelle situazioni giuridiche regolate dal diritto del mare.
Stato dell’Arte
Si tratta dunque di un ambito non ancora adeguatamente esplorato ma in via di espansione. A ciò si aggiunga che gli aspetti più problematici della tutela dell’individuo in mare, nelle varie e distinte ipotesi che abbiamo avanzato, si incontrano a causa della sostanziale inadeguatezza degli strumenti giuridici internazionali esistenti. In particolare, ci riferiamo alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 che, pur contenendo numerosi riferimenti e rinvii alle garanzie per gli individui, non è in grado di garantire una tutela adeguata degli individui essendo una Convenzione diretta a creare obblighi e diritti in capo agli Stati nelle materie del diritto internazionale del mare.
L’aspetto determinante per le questioni sollevate riguarda principalmente le forme di garanzia previste a tutela dei diritti riconosciuti agli individui dal diritto internazionale dei diritti umani nelle situazioni in cui tali individui agiscono quali operatori o strumenti al servizio degli Stati parte della Convenzione sul diritto del mare.
Potenziale Impiego
Per processi produttivi:
I risultati attesi dalla ricerca si prestano ad essere utilizzati
da giurisdizioni nazionali, istituzioni internazionali, attori del settore privato, come strumenti di supporto tecnico-scientifico (supporto alla elaborazione delle decisioni giudiziarie, delle politiche legislative, predisposizione di linee guida e codici di condotta)e di capacity building sia livello locale, europeo e internazionale.
Per risposte a bisogni individuali e collettivi:
Il progetto sara’ impostato in modo da realizzare attivita’ di ricerca finalizzate a risolvere questioni giuridiche importanti e utili per le Corti interne e per la futura attivita’ del legislatore statale e regionale. Con la pubblicazione dei risultti della ricerca si offrira’ a molti operatori del settore i mezzi concreti per affrontare le nuove questioni emergenti in mare.
Attività da svolgere
L’attivita’ di ricerca che si intende svolgere consistera’ nell’analizzare tutte le situazioni nelle quali le attivita’ umane svolte in mare sollevino questioni relative alla tutela dei diritti individuali. Quindi nell’ambito delle migrazioni via mare saranno valutati i fenomeni recenti di aumento delle attivita’ clandestine e delle reazioni statali e la loro conformita’ ai diritti fondamentali sanciti da accordi internazionali e da norme consuetudinarie. Nell’ambito dei trasporti marittimi poi saranno valutate le evoluzioni del diritto del mare in materia di tutela dei lavoratori marittimi. E ancora il fenomeno dell’enforcement ecologico realizzato da sempre piu’ Stati nelle proprie acque esclusive sara’ oggetto di attenzione per verificare se in questa prassi esistono garanzie per gli individui che navigano e lavorano nel commercio marittimo. Pertanto una azione di ricerca multidisciplinare e comparata sara’ indispensabile. Le attività di ricerca saranno svolte anche attraverso l’ausilio di giovani con competenze nel settore della ricerca giuridica in materia di diritti fondamentali, migrazioni e diritto del mare, e in modo particolare di quei collaboratori esterni che già hanno maturato esperienze di partecipazione alle attività della commessa (dott. Adele Del Guercio, dott.ssa Marianna Pace, dott.ssa Doriana Vitiello).
Punti critici e azioni da svolgere:
La maggiore criticità del progetto di ricerca è sicuramente l’aspetto finanziario. Per la sua realizzazione è già stato richiesto un contributo alla ricerca alla Regione Campania,la quale non si è ancora pronunciata sull’ammissione al finanziamento. Pertanto, in assenza di fondi interni l’attività di ricerca sarà molto difficile. Si intende anche ricorrere ad altri strumenti di finanziamento comunitario per fare fronte agli oneri imprescindibili della ricerca.
Risultati attesi nell’anno
Si prevede l’organizzazione di un convegno internazionale sul tema nonché la pubblicazione di vari lavori su riviste scientifiche internazionali e infine la pubblicazione di un opera collettanea. Si prevede di effettuare periodi di studio e ricerca all’estero.
Iniziative per l’acquisizione di ulteriori entrate
Un progetto di ricerca su “diritti umani in mare” e`stato presentato alla Regione Campania per ottenere un finanziamento nell’ambito della legge n.5 del 2002 della Regione Campania. Attività di found raising di fondi europei con il coinvolgimento di due ricercatori (Andreone e Rossi) dell’Istituto. In particolare e’ in corso la progettazione di un “NETwork of experts on the legal regime of the living MArine Resources and the Environment of the MEDiterranean sea – MAREMEDNET” finalizzato ad ottenere il finanziamento dell’ESF per la realizzazione di una Cost action.
[:en]Abstract
Il diritto internazionale del mare e il diritto internazionale dei diritti dell’uomo sono settori del diritto internazionale che si occupano di aspetti distinti delle relazioni tra i soggetti e gli attori della scena internazionale. Nella visione tradizionale, il primo nasce per regolare i rapporti tra gli Stati in relazione agli «usi» del mare (navigazione, pesca, sfruttamento di altre risorse) e più recentemente in relazione alla protezione dell’ambiente marino, mentre, invece, il secondo ha come fine quello di tutelare l’individuo nella relazione con gli attori statali. Nonostante tali differenze, e nonostante il fatto che questi settori del diritto internazionale si sono sviluppati in modo autonomo, accade, sempre più spesso di recente, che le regole del diritto internazionale del mare e i diritti umani sono chiamati in causa per risolvere o disciplinare alcuni casi della prassi, presentando spesso molti punti di contatto e di interazione ed un progressivo processo di sovrapposizione tra i livelli interstatali ed i livelli interindividuali di regolamentazione e di tutela.
Tematiche di ricerca
Il diritto internazionale del mare e il diritto internazionale dei diritti umani sono settori distinti che non hanno avuto sino a tempi recenti molti punti di contatto. Fenomeni recenti della prassi internazionale come le migrazioni clandestine via mare, l’aumento del trasporti marittimi e il diffondersi di azioni statali sempre più incisive volte alla tutela dell’ambiente marino hanno fatto emergere una nuova questione della tutela delle garanzie dei diritti degli individui in mare.
In considerazione del recente sviluppo di tali problematiche la letteratura in materia non è molto vasta, né tanto meno la prassi internazionale può contare su molte decisioni internazionali e nazionali che si occupano di questi aspetti giuridici internazionali. Di recente, però, sia le migrazioni via mare che la tutela dell’ambiente marino sono state analizzate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, nonché da tribunali internazionali.
Obiettivi
Le considerazioni svolte ci introducono lo scopo della presente ricerca il cui punto di partenza è di verificare se vi sono forme di garanzia nell’ambito del diritto internazionale cui gli individui possano ricorrere a tutela dei propri diritti e allo stesso tempo se il diritto internazionale dei diritti umani possa trovare applicazione nelle situazioni giuridiche regolate dal diritto del mare.
Stato dell’Arte
Si tratta dunque di un ambito non ancora adeguatamente esplorato ma in via di espansione. A ciò si aggiunga che gli aspetti più problematici della tutela dell’individuo in mare, nelle varie e distinte ipotesi che abbiamo avanzato, si incontrano a causa della sostanziale inadeguatezza degli strumenti giuridici internazionali esistenti. In particolare, ci riferiamo alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 che, pur contenendo numerosi riferimenti e rinvii alle garanzie per gli individui, non è in grado di garantire una tutela adeguata degli individui essendo una Convenzione diretta a creare obblighi e diritti in capo agli Stati nelle materie del diritto internazionale del mare.
L’aspetto determinante per le questioni sollevate riguarda principalmente le forme di garanzia previste a tutela dei diritti riconosciuti agli individui dal diritto internazionale dei diritti umani nelle situazioni in cui tali individui agiscono quali operatori o strumenti al servizio degli Stati parte della Convenzione sul diritto del mare.
Potenziale Impiego
Per processi produttivi:
I risultati attesi dalla ricerca si prestano ad essere utilizzati
da giurisdizioni nazionali, istituzioni internazionali, attori del settore privato, come strumenti di supporto tecnico-scientifico (supporto alla elaborazione delle decisioni giudiziarie, delle politiche legislative, predisposizione di linee guida e codici di condotta)e di capacity building sia livello locale, europeo e internazionale.
Per risposte a bisogni individuali e collettivi:
Il progetto sara’ impostato in modo da realizzare attivita’ di ricerca finalizzate a risolvere questioni giuridiche importanti e utili per le Corti interne e per la futura attivita’ del legislatore statale e regionale. Con la pubblicazione dei risultti della ricerca si offrira’ a molti operatori del settore i mezzi concreti per affrontare le nuove questioni emergenti in mare.
Attività da svolgere
L’attivita’ di ricerca che si intende svolgere consistera’ nell’analizzare tutte le situazioni nelle quali le attivita’ umane svolte in mare sollevino questioni relative alla tutela dei diritti individuali. Quindi nell’ambito delle migrazioni via mare saranno valutati i fenomeni recenti di aumento delle attivita’ clandestine e delle reazioni statali e la loro conformita’ ai diritti fondamentali sanciti da accordi internazionali e da norme consuetudinarie. Nell’ambito dei trasporti marittimi poi saranno valutate le evoluzioni del diritto del mare in materia di tutela dei lavoratori marittimi. E ancora il fenomeno dell’enforcement ecologico realizzato da sempre piu’ Stati nelle proprie acque esclusive sara’ oggetto di attenzione per verificare se in questa prassi esistono garanzie per gli individui che navigano e lavorano nel commercio marittimo. Pertanto una azione di ricerca multidisciplinare e comparata sara’ indispensabile. Le attività di ricerca saranno svolte anche attraverso l’ausilio di giovani con competenze nel settore della ricerca giuridica in materia di diritti fondamentali, migrazioni e diritto del mare, e in modo particolare di quei collaboratori esterni che già hanno maturato esperienze di partecipazione alle attività della commessa (dott. Adele Del Guercio, dott.ssa Marianna Pace, dott.ssa Doriana Vitiello).
Punti critici e azioni da svolgere:
La maggiore criticità del progetto di ricerca è sicuramente l’aspetto finanziario. Per la sua realizzazione è già stato richiesto un contributo alla ricerca alla Regione Campania,la quale non si è ancora pronunciata sull’ammissione al finanziamento. Pertanto, in assenza di fondi interni l’attività di ricerca sarà molto difficile. Si intende anche ricorrere ad altri strumenti di finanziamento comunitario per fare fronte agli oneri imprescindibili della ricerca.
Risultati attesi nell’anno
Si prevede l’organizzazione di un convegno internazionale sul tema nonché la pubblicazione di vari lavori su riviste scientifiche internazionali e infine la pubblicazione di un opera collettanea. Si prevede di effettuare periodi di studio e ricerca all’estero.
Iniziative per l’acquisizione di ulteriori entrate
Un progetto di ricerca su “diritti umani in mare” e`stato presentato alla Regione Campania per ottenere un finanziamento nell’ambito della legge n.5 del 2002 della Regione Campania. Attività di found raising di fondi europei con il coinvolgimento di due ricercatori (Andreone e Rossi) dell’Istituto. In particolare e’ in corso la progettazione di un “NETwork of experts on the legal regime of the living MArine Resources and the Environment of the MEDiterranean sea – MAREMEDNET” finalizzato ad ottenere il finanziamento dell’ESF per la realizzazione di una Cost action.
La rivolta di Maidan, la dichiarazione d’indipendenza della Crimea, la sua adesione alla Russia, nonché il conflitto tra il governo di Kiev e le autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, hanno sollevato una serie di dubbi e di questioni relative al diritto internazionale applicabile, rendendo la questione delle relazioni tra UE, Paesi dell’Est e Russia uno dei temi di maggior rilievo nell’agenda internazionale. Un’analisi approfondita delle relazioni tra l’UE e i suoi Stati membri, da un lato, e i Paesi dell’Est e la Russia dall’altro, può contribuire alla definizione e allo sviluppo delle politiche comunitarie verso questi Paesi. In particolare, il focus della ricerca sarà su: a) la posizione dell’UE sui vari aspetti della “crisi” ucraina, tenendo conto anche degli interessi e degli orientamenti dell’Italia e degli altri Stati membri; b) l’impatto della crisi sulle relazioni tra l’UE, i suoi Stati membri e la Russia, incluse le questioni concernenti le sanzioni economiche; c) l’attuazione dei nuovi Accordi di Associazione tra UE e Georgia, Moldavia e Ucraina e il processo di armonizzazione della legislazione di tali Paesi con l’acquis comunitario; d) le implicazioni dell’attuale crisi ucraina su altri scenari geopolitici a carattere globale e regionale, con particola attenzione alle tensioni tra NATO e Russia, ala gestione dei c.d. frozen conflicts nei Paesi dell’Est, alla cooperazione internazionale nella regione artica. Saranno sviluppate anche attività di alta formazione e di consulenza istituzionale in favore delle istituzioni interessate, eventualmente in collaborazione con ONU, UE e enti italiani.
Dal luglio 2014, sono state sviluppate attività di ricerca, alta formazione e consulenza istituzionale presso istituzioni pubbliche, università e centri di ricerca in Paesi Membri nell’UE e in i Paesi dell’Est.
- The Evolving Relations between the EU and Ukraine – Issues, Perspectives, Invited Lecture delivered by Gianfranco Tamburelli at the National Economic University, Kiev, Ukraine (21 November 2017) – Foto
- EU Foreign Policy: The Association Agreement between the EU and Ukraine, short Course held by Gianfranco Tamburelli at the Center for Polish Studies of the Law Faculty of the “Taras Shevchenko” National University, Kiev, Ukraine (November 2017)
- Food Aid to Conflict affected Populations. The Case of Eastern Ukraine, Speech of Gianfranco Tamburelli at the Round Table on: “Integration Challenges – Internally Displaced People in Ukraine”, Annual Conference on: “Structural Changes and Social Tension” of the Kyiv Branch of Sociological Association of Ukraine, Faculty of Sociology of the “Taras Shevchenko” National University (25 May 2017) – Programme of the Conference – Foto – Eventi CNR
- Sfide e problemi attuali dell’Unione Europea, Incontro con gli studenti delle Specializzazioni in “Lingua e letteratura (italiana)” e “Traduzione
(italiana)” e degli altri Corsi in cui si studia la lingua italiana in
occasione del Festival delle Scienze, Mariupol State University, Ukraine (22
May 2017) – Eventi CNR
- The EU Relations with Ukraine, Invited Lecture by Gianfranco Tamburelli, Mariupol State University, Ukraine (20 May 2017) – Eventi CNR
- La cooperazione Italia – Unione europea – Russia. Un dialogo necessario – Atti del Convegno organizzato dall’Istituto di Studi Giuridici Internazionali (ISGI-CNR) e dall’Istituto Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) il 13 novembre 2015 (CNR Aula Marconi), a cura di G. Tamburelli, Roma, 2016
- The Crisis in Ukraine, Lecture of Gianfranco Tamburelli at the HAS – Hungarian Academy of Sciences, Centre for Social Sciences, Institute for Legal Studies, Budapest (22 November 2016)
- L’Unione europea di fronte a vecchie e nuove sfide, Incontro con gli studenti della lingua italiana, Mariupol State University, Ukraine (13 May 2016)
- The EU Relations with the Eastern Countries and Russia, Lecture delivered by Gianfranco Tamburelli at the Mariupol State University, Ukraine (12 May 2016)
- The Association Agreement between the EU and Ukraine, Lectio magistralis by Gianfranco Tamburelli, Mariupol State University, Ukraine (11 May 2016)
- Food Aid to Conflict Affected Populations: Issues and Priorities, Invited Lecture by Gianfranco Tamburelli, Mariupol State University, Ukraine (10 May 2016)
- Unaccompanied Minors under International and European Law, Invited Lecture of Andrea Crescenzi at the Faculty of Law of the “Taras Shevchenko” National University, Kiev, Ukraine (15 April 2016)
- The End of Cold War and the Enlargement of Democracy to Eastern Europe, Invited Lecture of Antongiulio De Robertis at the Faculty of Law of the ‘Taras Shevchenko’ National University, Kiev, Ukraine (10 March 2016) – Foto
- EU Foreign Policy: Eastern Partnership and the New Association Agreements, optional Course held by Gianfranco Tamburelli at the Faculty of Law of the ‘Taras Shevchenko’ National University of Kiev, Ukraine (October – December 2015) – Indice
- La Cooperazione Italia – Unione Europea – Russia. Il rilancio di un dialogo necessario (Relations between Italy, the European Union and Russia. Re-launching a necessary dialogue), Conference held at the CNR (Aula Marconi) – The Ukrainian Crisis, presentation of Gianfranco Tamburelli, Rome, CNR, (13 November 2015)
- Cooperazione internazionale e assistenza alimentare ai residenti nella zona di conflitto nell’Ucraina orientale, Lecture delivered by Gianfranco Tamburelli at the Institute of Philology of the “Taras Shevchenko” National University, Kiev, Ukraine (21 October 2015)
- Notes on the Association Agreement between the EU and Moldova – Legal & Political Aspects, Invited Lecture delivered by Gianfranco Tamburelli at the Center for Legal Approximation of the Ministry of Justice, Chisinau, Moldova (17 February 2015)
- Student National Anti-Corruption Centre, Launch of the Project by the
students of European Law in collaboration with the National Anti-Corruption
Centre of Moldova, Chisinau, 12 February 2015
- Relations between the EU and Ukraine: The Association Agreement, Invited Lecture by Gianfranco Tamburelli at the IOS – Institute for East and Southeast European Studies, Regensburg, Germany (25 November 2014)
- Accordo di Associazione tra Unione Europea e Ucraina: prospettive e nuove sfide, Lectio magistralis of Gianfranco Tamburelli at the “Taras Shevchenko” National University, Kiev, Ukraine (30 October 2014) – Note by Anna Ageyeva
Pubblicazioni e documenti
- Memorandum of Understanding between the National Research Council (CNR) of Italy and the “Taras Shevchenko” National University, Kiev, Ukrain
- The Crisis in Ukraine, Article by Gianfranco Tamburelli, published in La Comunità Internazionale, 3/2016
- Food Aid to Conflict Affected Populations. WFP Emergency Operations – The Case of Eastern Ukraine, Article by Gianfranco Tamburelli, published in Proceedings of the National Aviation University, 2-67, 2016
- The EU and the Ukrainian Crisis: Legal and Political Aspects, Report on STM Activity, by Gianfranco Tamburelli (February 2016)
- Food Aid to Conflict Affected Populations – WFP Emergency Operation – The Case of Eastern Ukraine, Article on-line by Gianfranco Tamburelli, Rome (September 2015)
- Legal and Political Relations between the EU, Ukraine and Russia, Report on STM Activity, by Gianfranco Tamburelli (February 2015)
L’Istituto ha collaborato con il Ministero degli Affari Esteri nell’ambito del Legal and Institutional Framework Project (LIFP), rientrante nella seconda fase del Programma di Cooperazione Ambientale Italo-Egiziana (EIECP/II).
Network internazionale di esperti Marsafenet è stato costituito nell’ambito di un’azione COST dell’Unione europea. Il Progetto si occupa, in un’ottica intersettoriale e interdisciplinare, dei numerosi ed interconnessi aspetti giuridici della sicurezza marittima, intesa sia come safety che come security. Il diritto internazionale del mare è uno dei settori che da sempre maggiormente incide sull’evoluzione e lo sviluppo del diritto internazionale, avendo ad oggetto la regolamentazione e la gestione di ampi spazi del pianeta, molti dei quali non sottoposti alla sovranità di alcuno Stato.
Marsafenet open access publications
> Final Marsafenet Volume “The Future of the Law of the Sea. Bridging Gaps Between National, Individual and Common Interests” – Editor: Gemma Andreone, ISBN: 978-3-319-51273-0 (Print) 978-3-319-51274-7 (Online).
> Fifth Marsafenet Volume: Migration at sea. International law perspectives and regional approaches (Free download)
> Fourth Marsafenet Volume: Maritime Safety and Environmental Protection in Europe. Multiple Layers in Regulation and Compliance (Free download).
> Third Marsafenet Volume: Jurisdiction and Control at Sea. Some Environmental and Security Issues (Free download).
> Second Marsafenet Volume Regional Strategies to Maritime Security: a Comparative perspective (Free download).
> First Marsafenet volume. Insecurity at sea: piracy and other risks to navigation. Edited by G. Andreone, G. Bevilacqua, G. Cataldi, C. Cinelli (Free download).
Dissemination
Marsafenet Stakeholders Questionnaire Initiative – Report on the survey
The purpose of this questionnaire has been to collect anonymous stakeholders’ views related to legal achievements and criticalities in the field of maritime safety and security. It was composed of several multi-choice questions ranging from marine environmental protection to international maritime security matters. This activity has been carried out under the scientific direction of Dr. Claudia Cinelli.
Download here the report based on the questionnaire survey.
> The Charter of Naples on The Way Forward to Deal With Migration In the Mediterranean Sea – Download here
> International and independent guidance for Deprivation of Liberty at Sea. This constitutes a milestone in MARSAFENET’s quest to transfer scientific findings into concrete normative and policy solutions and is part of the HRAS ‘Unlocking the issue’ campaign to raise global awareness of maritime human rights. Read more >>
Video
> Marsafenet per la sicurezza ambientale del Mediterraneo (CnrWebTv)
> Promo video (CnrWebTV)
> Frammentazione Giuridica e Protezione Ambientale del Mare Mediterraneo (ISGI-Channel)
Il Progetto ha carattere interdisciplinare (con studi di ambito storico, filosofico, linguistico, demografico, giuridico, economico, educativo etc.) e coinvolge ricercatori di 13 Istituti.
Lo studio dei fenomeni migratori ha nelle scienze sociali una lunga e consolidata tradizione che, in alcuni casi, affonda le sue radici negli ultimi decenni dell’Ottocento, ma non c’è dubbio che la ricerca sui fenomeni di mobilità ha conosciuto in Italia un notevole sviluppo nell’ultimo ventennio.
Ciò ha permesso di migliorare la nostra conoscenza del fenomeno e ha contribuito anche ad affinare le metodologie d’analisi utilizzate dalle diverse discipline per studiare le migrazioni.
L’attenzione ai temi della tutela internazionale dei migranti è stata costante nelle attività dell’ISGI, come testimoniano i rapporti di ricerca resi nell’ambito delle attività legate ai progetti in materia di protezione internazionale dei diritti umani. Inoltre, dal 2010, l’Istituto ha selezionato giovani studiosi, sovvenzionandone le ricerche con borse di studio e assegni di ricerca, con l’obiettivo di studiare il fenomeno migratorio, l’apporto dell’Italia alla formazione delle norme internazionali ed europee in materia, e la ricezione di tali norme da parte dell’ordinamento italiano nel suo complesso, sotto un duplice profilo:
- l’analisi degli strumenti giuridici internazionali e della prassi degli organi di controllo dei trattati in tema di uguaglianza e non discriminazione nei confronti dei migranti;
- il trattamento e la tutela dei rifugiati e richiedenti asilo, con particolare attenzione ai temi del diritto di accesso alla giustizia del migrante, alle questioni legate alla detenzione dei richiedenti asilo e ai centri di identificazione ed espulsione, alle operazioni di respingimento alle frontiere esterne dell’Unione europea.
Le attività dell’ISGI si collocano nel quadro più ampio del Progetto Migrazioni, finanziato nell’ambito dell’intesa CNR-MIUR (Mezzogiorno). Il Progetto ha carattere interdisciplinare (con studi di ambito storico, filosofico, linguistico, demografico, giuridico, economico, educativo etc.) e coinvolge ricercatori di 13 Istituti. Nonostante la particolare attenzione rivolta alle problematiche di età contemporanea, il Progetto non si limita all’esame degli aspetti demografici e sociologici attuali ma tende a considerare i fenomeni migratori anzitutto come trasferimenti di conoscenze ed esperienze culturali, di libri e di autori in differenti contesti storici.
Responsabile: Giovanni Carlo Bruno[:en]Responsabile: Giovanni Carlo Bruno
Lo studio dei fenomeni migratori ha nelle scienze sociali una lunga e consolidata tradizione che, in alcuni casi, affonda le sue radici negli ultimi decenni dell’Ottocento, ma non c’è dubbio che la ricerca sui fenomeni di mobilità ha conosciuto in Italia un notevole sviluppo nell’ultimo ventennio.
Ciò ha permesso di migliorare la nostra conoscenza del fenomeno e ha contribuito anche ad affinare le metodologie d’analisi utilizzate dalle diverse discipline per studiare le migrazioni.
L’attenzione ai temi della tutela internazionale dei migranti è stata costante nelle attività dell’ISGI, come testimoniano i rapporti di ricerca resi nell’ambito delle attività legate ai progetti in materia di protezione internazionale dei diritti umani. Inoltre, dal 2010, l’Istituto ha selezionato giovani studiosi, sovvenzionandone le ricerche con borse di studio e assegni di ricerca, con l’obiettivo di studiare il fenomeno migratorio, l’apporto dell’Italia alla formazione delle norme internazionali ed europee in materia, e la ricezione di tali norme da parte dell’ordinamento italiano nel suo complesso, sotto un duplice profilo:
- l’analisi degli strumenti giuridici internazionali e della prassi degli organi di controllo dei trattati in tema di uguaglianza e non discriminazione nei confronti dei migranti;
- il trattamento e la tutela dei rifugiati e richiedenti asilo, con particolare attenzione ai temi del diritto di accesso alla giustizia del migrante, alle questioni legate alla detenzione dei richiedenti asilo e ai centri di identificazione ed espulsione, alle operazioni di respingimento alle frontiere esterne dell’Unione europea.
Le attività dell’ISGI si collocano nel quadro più ampio del Progetto Migrazioni, finanziato nell’ambito dell’intesa CNR-MIUR (Mezzogiorno). Il Progetto ha carattere interdisciplinare (con studi di ambito storico, filosofico, linguistico, demografico, giuridico, economico, educativo etc.) e coinvolge ricercatori di 13 Istituti. Nonostante la particolare attenzione rivolta alle problematiche di età contemporanea, il Progetto non si limita all’esame degli aspetti demografici e sociologici attuali ma tende a considerare i fenomeni migratori anzitutto come trasferimenti di conoscenze ed esperienze culturali, di libri e di autori in differenti contesti storici.
Il Progetto ,tende a individuare le buone pratiche in materia e ad attivare il confronto, tra le politiche e le prassi d’integrazione attuate, per i tre ambiti individuati, in Italia, Spagna, Belgio, Germania e Francia,nonché a identificare le problematiche aperte e diffondere le migliori pratiche.
Partecipare per integrarsi. Buone pratiche transnazionali per azioni locali.
Il progetto “Partecipare per integrarsi” ha visto la partecipazione dell’ISGI unitamente a varie associazioni di volontariato sociale (ACLI, ARCI, Patronato ACLI). In tale occasione il gruppo di lavoro ISGI, coordinato e diretto da Fabio Marcelli, ha prodotto abbondante e significativo materiale scientifico in ordine alle tre tematiche oggetto di approfondimento (Mobilità lavorativa, Housing sociale, Ricongiungimento familiare) e si è fatto promotore di alcuni momenti di dibattito in ordine a tali tematiche. La soddisfazione dell’ente committente (Ministero dell’Interno) è stata espressa in occasione della presentazione del libro che racchiude i risultati della ricerca compiuta. Particolarmente significativa è stata la sinergia, attuata con successo, con le associazioni citate che svolgono quotidianamente la loro opera in diretto rapporto con i migranti di vari territori del Paese, da Nord a Sud.
- Presentazione del progetto
- Guida alle politiche, pratiche e iniziative – Mobilità lavorativa – Scheda informativa
- Guida alle politiche, pratiche e iniziative – Housing sociale – Scheda informativa
- Guida alle politiche, pratiche e iniziative – Integrazione a seguito di ricongiungimento familiare
- L’associazionismo e la tutela dei diritti sociali dei migranti 13 maggio 2015, Roma
- Presentazione del volume “Ricongiungimento familiare, Housing sociale, mobilità lavorativa: quali buone pratiche per l’integrazione dei migranti” di F. Marcelli, A. Crescenzi, S. La rocca, V. Noviello, 9 ottobre 2015, Napoli
- Volume “Ricongiungimento familiare, Housing sociale, mobilità lavorativa: quali buone pratiche per l’integrazione dei migranti” di F. Marcelli, A. Crescenzi, S. La rocca, V. Noviello, Editoriale Scientifica 2015, Napoli
- Seminario “L’integrazione partecipata dei migranti: politiche e strumenti” 29 settembre 2014, Roma
- Seminario “Migranti e housing sociale. Vissuti, pensieri e azioni a confronto” 31 marzo 2015, Napoli
- Partecipare per integrarsi. Buone pratiche trasnazionali per azioni locali – Questionario per migranti
Progetto di ricerca in materia di integrazione dei migranti finanziato dalla regione Campania e dall’Unione Europea (2007-2008).
Descrizione: esecuzione di attività nel quadro del Working Group sulle “Politiche di integrazione per i richiedenti asilo/rifugiati”. Raccolta di dati statistici riguardanti la presenza di rifugiati, richiedenti asilo e altri beneficiari di protezione umanitaria sul territorio campano, la mappatura delle associazioni fornitrici di servizi di assistenza alle summenzionate categorie. Raccolta ed analisi della normativa regionale, esistente o in corso di approvazione, applicabile in materia. (conclusa la prima fase)
Responsabile Il progetto è stato condotto dal dott. Marco Fasciglione e dalla dott.ssa Adele Del Guercio sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Destinatari: I dati della ricerca costituiscono il punto di partenza per l’elaborazione di linee guida di supporto alle politiche regionali in materia di immigrazione.
Sede: Napoli[:en]Descrizione: esecuzione di attività nel quadro del Working Group sulle “Politiche di integrazione per i richiedenti asilo/rifugiati”. Raccolta di dati statistici riguardanti la presenza di rifugiati, richiedenti asilo e altri beneficiari di protezione umanitaria sul territorio campano, la mappatura delle associazioni fornitrici di servizi di assistenza alle summenzionate categorie. Raccolta ed analisi della normativa regionale, esistente o in corso di approvazione, applicabile in materia. (conclusa la prima fase)
Responsabile Il progetto è stato condotto dal dott. Marco Fasciglione e dalla dott.ssa Adele Del Guercio sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Destinatari: I dati della ricerca costituiscono il punto di partenza per l’elaborazione di linee guida di supporto alle politiche regionali in materia di immigrazione.
Sede: Napoli
Il Progetto ha preso in considerazione le manifestazioni di “hate speech” (incitamento all’odio) che si registrano nei social media. È stato condotto dall’ISGI in cooperazione con una vasta ed articolata rete di soggetti. Fra essi spiccano l’UNICRI, Istituto delle Nazioni Unite per la ricerca nel campo del crimine e del diritto penale, l’Università di Barcellona e varie associazioni presenti in numerosi Paesi europei, tra le quali l’Arci che è capofila del progetto. Il Progetto PRISM è stato finanziato dall’Unione europea mediante la sua iniziativa per i diritti umani e la democrazia. Compito dell’ISGI è stato quello di approfondire gli aspetti relativi al diritto internazionale ed europeo, analizzando il quadro normativo del fenomeno. L’ISGI ha collabora altresì allo svolgimento delle varie attività formative e di comunicazione previste nell’ambito del Progetto. L’obiettivo è combattere l’hate speech, aumentando il livello di consapevolezza del pubblico e incrementando lo scambio di buone pratiche tra tutti gli operatori coinvolti (associazionismo, giuristi, forze dell’ordine).
Attività di formazione di esperti in materia di protezione dei diritti umani a livello internazionale ed europeo
Progetto di MOBILITÀ finanziato dalla Commissione Europea nel quadro del programma “Leonardo da Vinci – II Fase”; promosso dall’Università degli Studi del Sannio – Dipartimento Analisi Sistemi Economici e Sociali (DASES)-; Organismo Coordinatore: Associazione Eurojuris Formazione Giuridica; enti partner: Istituto Studi Giuridici Internazionali (sede di Napoli) del CNR; Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), sez. Campania; Unione Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo (dal 5 luglio 2006 al 31 Marzo 2007)
Descrizione: attività di formazione di esperti in materia di protezione dei diritti umani a livello internazionale ed europeo
Destinatari: Giovani avvocati, praticanti procuratori legali
Sede: Benevento
Progetto SUN (sostegno all’università indigena e interculturale del Cauca), intrapreso in cooperazione con Regione Lazio, Pontificia Università Javeriana, A Sud, AsSUR, TAMAT e Associazione dei cabildi indigeni del Nord del Cauca. Il progetto, diretto e coordinato da Fabio Marcelli, ha visto la costituzione di un gruppo di ricerca sul tema dell’autogoverno indigeno in una situazione complessa e interessante come quella del Cauca colombiano, scenario di scontri militari accaniti tra governo e guerriglia. Risultato dei lavori è stata la pubblicazione di un libro dedicato al tema oggetto della ricerca. Sempre sulle tematiche dei diritti dei popoli indigeni è stato costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare che ha prodotto un altro volume che prende in considerazione recenti sviluppi del diritto internazionale e nazionale (di vari Paesi latinoamericani) in materia. Tale ultimo libro è stato tradotto e pubblicato in spagnolo in Colombia.
- Gli indigeni in colombia, la storia, le lotte, l’organizzazione. Eventi di presentazione Progetto SUN, dicembre 2008, Roma.
- I diritti dei popoli indigeni, volume a cura F. Marcelli, Aracne editrice 2009
- Los derechos de los pueblos indigenas, F. Marcelli, Libreria Juridica Sanchez R. LTDA, edicion 2011
- Certificato progetto SUN
- Las comunidades indigenas del norte del Cauca – Colombia 29 giugno 2009, Perugia
- Las comunidades indigenas del norte del Cauca – Colombia 30 giugno 2009, Roma
The project aimed at improving knowledge and understanding of the implementation of the UNCRPD in the fields of inclusive education and employment, through the publication of a study on the implementation of Article 24 and Article 27 of the scope of the national legal systems of the EU Member States and a summary of best practices.
Rete internazionale sul debito estero (RIDE)
Il tema del debito estero e delle sue implicazioni giuridiche presenta notevoli connessioni di tipo interdisciplinare sia nell’ambito del diritto (diritto internazionale, diritto civile, diritto romano, ecc.), sia nei rapporti con altre discipline (economia, relazioni internazionali, ecc.).
L’ISGI lavora da oltre trent’anni sul tema, realizzando studi di vario genere e significative interazioni con studiosi specie dell’area latinoamericana, raccolti nella Rete internazionale di cattedre sul debito pubblico (RICDP www.ricdp.org).
Lo sforzo dell’Istituto si è sempre caratterizzato per un’attenzione rivolta essenzialmente a far emergere i profili di carattere prettamente giuridico, spesso ignorati consapevolmente, lasciando un’area di importanza crescente come quella del reperimento delle risorse finanziarie necessarie agli Stati e ad altri soggetti pubblici in balia del gioco brutale delle forze di mercato e delle oligarchie finanziarie.
Red Internacional de Cátedras, Instituciones y Personalidades sobre el Estudio de la Deuda Pública
La ricerca ha come obiettivo l’individuazione degli elementi di unità delle legislazioni latinoamericane, nel quadro della loro comune appartenenza ad un sottosistema del sistema giuridico romanistico, il c.d. sistema giuridico latinoamericano.
CMOCAL – (“Codice modello delle obbligazioni e dei contratti per l’America Latina”) del Gruppo per l’Armonizzazione del diritto privato latinoamericano. Prodotti scientifici: Atti della prima riunione di lavoro (Rosario, Argentina, 2008), in Rivista Roma e America. Diritto romano comune, vol. 26/2008, Modena, 2009, Mucchi Editore, pp. 3-411; Atti della seconda riunione di lavoro (Bogotà, 2009), in AA.VV., Obligaciones – Contratos – Resposabilidad, Bogotà, Universidad Externado de Colombia, 2011, 596 pp.; Atti della terza riunione (Lima, 2011), AA.VV., De las obligaciones en general. Coloquio de iusprivatistas de Roma y América. Cuarta reunión de trabajo (Lima 21 y 22 de julio de 2011), Lima, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2012, 575 pp. A partire del 2008.
EGDPALE – (“Esperienze giuridiche nel diritto privato tra l’America Latina e l’Europa nella prima metà del XX secolo (1901-1945)”). Progetto finanziato dal Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte sul Meno e coordinato dall’Instituto de Investigaciones de Historia del Derecho di Buenos Aires (http://experienciasderechoprivadosigloxx.wordpress.com/). Prodotti scientifici: due seminari, uno a Francoforte (2010) e un altro a Buenos Aires (2012). Studiosi coinvolti: Thomas Duve, Sandro Schipani, Mario Losano, Alejandro Guzmán Brito, João Baptista Villela, Alessandro Somma, David Fabio Esborraz, Leysser León, Jan P. Schmidt, Ezequiel Abásolo, María del Rosario Polotto ed altri. A partire del 2010.
SGLA – (“Sistema giuridico latinoamericano”). Studiosi coinvolti: S. Schipani, D.F. Esborraz, S. Lanni. Prodotti scientifici: D.F. Esborraz, Compraventa, in: N.L. Nicolau (a cura di), Fundamentos de Derecho contractual, vol. II (Parte especial), Buenos Aires, Ed. La Ley, 2009, pp. 3-106; Id., Permuta, in: N.L. Nicolau (a cura di), Fundamentos de Derecho contractual, vol. II (Parte especial), Buenos Aires, Ed. La Ley, 2009, pp. 106-119; Id., Compraventa inmobiliaria y de cosas muebles registrables, in: N.L. Nicolau (a cura di), Fundamentos de Derecho contractual, vol. II (Parte especial), Buenos Aires, Ed. La Ley, 2009, pp. 121-160; Id., Renta vitalicia, in: N.L. Nicolau (a cura di), Fundamentos de Derecho contractual, vol. II (Parte especial), Buenos Aires, Ed. La Ley, 2009, pp. 411-440; Id., voce Messico, in Digesto delle discipline privatistiche. Sezione civile, VII Aggiornamento diretto da R. Sacco, UTET, Torino, 2012, pp. 638-669; Id., El fenómeno de la vinculación negocial en el ámbito de los contratos y su incidencia sobre la regla res inter alios acta, in Revista de Derecho privado, Edición especial, Messico, 2012, pp. 111-163; Id., Los alcances del contrato en el Subsistema jurídico latinoamericano, in Roma e America. Diritto romano comune, Modena-Bogotà, 33/2012, pp. 197-252; Revista Rivista Roma e America. Diritto romano comune, voll. 27-28/2009; 29-30/2010; 31-32/2011, Modena, Mucchi Editore – Bogotà, Servicios de Publicaciones de la Universidad Externado de Colombia.
Sull’orizzonte attuale della cosiddetta comunità internazionale si propone un rinnovato “diritto comune”, che è stimolato – tra l’altro – dai diversi processi di integrazione sub-regionale in atto, dagli strumenti di cooperazione internazionale, nonché dalla globalizzazione dei mercati.
Tale “diritto comune”, debitore in buona parte del diritto romano e dell’esperienza giuridica romanistica, trova un importante ambito di applicazione e sviluppo nel sistema giuridico latinoamericano. L’ISGI, soprattutto tramite la sua unità operativa collegata con l’Università di Roma “Tor Vergata” (già autonomo Centro di studi giuridici latinoamericani), è attivamente impegnato nello studio di questo fenomeno giuridico, ponendosi come obiettivo prioritario lo studio dell’esperienza giuridica latinoamericana, pur senza trascurare altre manifestazioni di vitalità del sistema giuridico romanistico, e in modo particolare il suo dialogo con l’esperienza giuridica europea.
Nell’attività di studio e ricerca, la prospettiva scientifica dell’ISGI si pone nel contesto della comparazione e dell’interazione tra grandi sistemi giuridici e singoli ordinamenti, con l’obiettivo di affiancare la molteplicità di ordinamenti giuridici nazionali nel quadro di un diritto comune. Il metodo di ricerca non è descrittivo ma costruttivo-partecipante, per cui le ricerche elaborano e promuovono la realizzazione dei propri obiettivi, e si avvalgono di un nucleo di competenze altamente qualificate, in rete tra loro, realizzando vasti coinvolgimenti di competenze che arricchiscono le ricerche stesse ed estendono il discorso scientifico di volta in volta proposto.
L’ambito delle ricerche è interdisciplinare; per tale ragione esse trovano collocazione ottimale nelle attività del CNR, dove la ricerca latinoamericanistica, libera dai limiti imposti dai vecchi settori scientifico-disciplinari, ha mosso i suoi primi passi nel panorama giuridico italiano, fin dagli anni Settanta.
Oggetto di particolare attenzione, nello sviluppo di una costante riflessione sul sistema giuridico latinoamericano, sono le indagini in tema di: armonizzazione del diritto delle obbligazioni e dei contratti; nuovi codici civili e ri-codificazione del diritto civile; armonizzazione e unificazione della tutela del consumatore; strumenti sovranazionali di tutela dell’ambiente; elaborazione di codici-modello e leggi-tipo per l’America Latina; riconoscimento dei diritti dei popoli indigeni e rilettura del rapporto Stato-Popolo-Nazione. A partir del 2009.
Responsabile: David F. Esborraz[:en]Responsabile: David Esborraz
CMOCAL – (“Codice modello delle obbligazioni e dei contratti per l’America Latina”) del Gruppo per l’Armonizzazione del diritto privato latinoamericano. Prodotti scientifici: Atti della prima riunione di lavoro (Rosario, Argentina, 2008), in Rivista Roma e America. Diritto romano comune, vol. 26/2008, Modena, 2009, Mucchi Editore, pp. 3-411; Atti della seconda riunione di lavoro (Bogotà, 2009), in AA.VV., Obligaciones – Contratos – Resposabilidad, Bogotà, Universidad Externado de Colombia, 2011, pp. 5-596; Atti della terza riunione (Lima, 2011), pubblicazione prevista entro 2012. A partire del 2008.
EGDPALE – (“Esperienze giuridiche nel diritto privato tra l’America Latina e l’Europa nella prima metà del XX secolo (1901-1945)”). Progetto finanziato dal Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte sul Meno e coordinato dall’Instituto de Investigaciones de Historia del Derecho di Buenos Aires (http://experienciasderechoprivadosigloxx.wordpress.com/). Prodotti scientifici: due seminari, uno a Francoforte (2010) e un altro a Buenos Aires (2012). Studiosi coinvolti: Thomas Duve, Sandro Schipani, Mario Losano, Alejandro Guzmán Brito, João Baptista Villela, Alessandro Somma, David Fabio Esborraz, Leysser León, Jan P. Schmidt, Ezequiel Abásolo, María del Rosario Polotto ed altri. A partire del 2010.
SGLA – (“Sistema giuridico latinoamericano”). Studiosi coinvolti: S. Schipani, D.F. Esborraz, S. Lanni. Prodotti scientifici: pubblicazione di un volume nell’ambito del Trattato di diritto comparato, diretto da R. Sacco, Utet, Torino; pubblicazione prevista 2013.
Progetto di capacity-building, finanziato da UNDP e svolto congiuntamente con l’Organizzazione non governativa Terre Solidali (TS) 2011.
Il sistema giuridico italiano delle aree protette, a cura di Gianfranco Tamburelli, Roma, ed. CNR, 2000, pp. 90. Il volume contiene gli atti della Tavola rotonda organizzata per la presentazione del Codice delle Aree protette. Trattati internazionali, norme comunitarie e legislazione italiana (edizioni Giuffrè 1999)
Diritto internazionale, movimenti globali e cooperazione fra comunità (indice), a cura di Fabio Marcelli.
Il sistema giuridico della Convenzione di Ramsar sulle zone umide (indice), di Ornella Ferrajolo
Legal Systems for the management of protected areas in Italy and Ukraine. The Experiences of the Lazio and Kyiv Regions (indice), edited by G. Tamburelli, Giuffrè Editore
The Antarctic Legal System. The protection of the environment of the polar regions (indice e prefazione), edited by G. Tamburelli
L’evoluzione del sistema antartico. L’attuazione in Italia del Protocollo di Madrid sulla tutela dell’ambiente antartico (indice), a cura di S. Marchisio e G. Tamburelli a cura di Gianfranco Tamburelli, Roma, ed. CNR, 2000, pp. 90.Il volume è disponibile gratuitamente in formato PDF
Progetto di capacity-building, finanziato da UNDP e svolto congiuntamente con l’Organizzazione non governativa Terre Solidali (TS) 2011.
Descrizione: Progetto di capacity-building, finanziato da UNDP e svolto congiuntamente con l’Organizzazione non governativa Terre Solidali (TS) 2011, perseguiva l’obiettivo di ridurre il rischio di coinvolgimento di minori e giovani somali in situazioni di conflitto militare.
Sede: Terre Solidali, Hargeisa, Somaliland – E.A. Regional Office, Nairobi Kenya
Destinatari: Formatori, responsabili dei sistemi educativi, giovani a rischio di coinvolgimento in conflitto; membri della PA somala
Responsabile Il progetto è stato coordinato dal dott. Marco Fasciglione sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Risultati e outputs Produzione di 4 manuali per la realizzazione di attività di formazione di formatori (ToT) in tema Governance and citizenship, Rule of law, Social skills, Peace-building come metodologia di promozione dei diritti umani; attività di monitoraggio, elaborazione di pubblicazioni scientifiche, rapporti e pubblicazione di saggi su riviste e opere collettanee.
[:en]Descrizione: Progetto di capacity-building, finanziato da UNDP e svolto congiuntamente con l’Organizzazione non governativa Terre Solidali (TS) 2011
Sede: Terre Solidali, Hargeisa, Somaliland – E.A. Regional Office, Nairobi Kenya
Destinatari: Formatori, responsabili dei sistemi educativi, giovani a rischio di coinvolgimento in conflitto; membri della PA somala
Responsabile Il progetto è stato coordinato dal dott. Marco Fasciglione sotto la supervisione del prof. G. Cataldi, responsabile dell’UOS di Napoli
Risultati e outputs Produzione di 4 manuali per la realizzazione di attività di formazione di formatori (ToT) in tema Governance and citizenship, Rule of law, Social skills, Peace-building come metodologia di promozione dei diritti umani; attività di monitoraggio, elaborazione di pubblicazioni scientifiche, rapporti e pubblicazione di saggi su riviste e opere collettanee
The main goal of the SIOS Preparatory Phase (SIOS-PP) project is to define, work out and decide on the formal framework needed to establish and operate the geographically distributed and thematically composed multi-national research infrastructure with a node function in different aspects, that SIOS will manifest.
Environmental change and climate change in particular, are expected to be most pronounced in the polar regions. For this reason, a multi-disciplinary research infrastructure covering all important elements of the coupled Earth System in the Arctic is a very valuable tool to quantify the ongoing global change and to verify the capability of Earth System models to predict future changes. The EFRI Project “Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System” (SIOS) is intended to take this role.
The main goal of the SIOS Preparatory Phase (SIOS-PP) project is to define, work out and decide on the formal framework needed to establish and operate the geographically distributed and thematically composed multi-national research infrastructure with a node function in different aspects, that SIOS will manifest. This covers, on one side, aspects common for all ESFRI initiatives, such as legal status, governance structure, financial strategy, a data management and utilization plan, and an (on- and offshore) logistics plan. In addition, SIOS-PP will address topics that are special for this infrastructure: a dedicated remote sensing strategy, an
internal scientific and observational, as well as an international integration and cooperation plan, which will link SIOS to regional European Arctic and pan-Arctic scientific infrastructure networks.
ISGI – CNR is participating in this Project, in particular in the development possible alternatives for the legal status of a future European Research infrastructure; design an overarching governance structure and decision-making procedures for the multinational, multi-platform and multi-disciplinary SIOS infrastructure; and achieve a legally binding agreement of as many partners as possible on the above issues, leading to the formal establishment of the European Research Infrastructure SIOS.
The SIOS-PP project will be carried out by a consortium of 27 partners from 14 countries including 4 non-EU and non-associated countries; three of the partners are national funding agencies. In addition, 23 associated partners with infrastructure or strong scientific interests on Svalbard will cooperate during the preparatory phase. The project has a duration of 3 years.
The preparatory phase of Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System will finish in October 2013.
For more information, please visit: http://www.sios-svalbard.org.
ISGI research team:
Dr. Gianfranco Tamburelli, Project Manager
Dr. Gemma Andreone, Project Manager
Dr. Rosita Forastiero, Member
Dr. Andrea Crescenzi, Member
Dr. Silvana Moscatelli, Member
La regolarizzazione in corso in Italia presenta numerosi aspetti di interesse. E’ la prima dal 2012, ma l’ottava da quando l’Italia si è dotata con il testo unico del 1998 di una politica di migrazione per lavoro. E’ la prima dopo la pandemia e nasce, come recita il comma 1 dell’art. 103 del dl 34 /2020 che la ha promosso, tanto “Al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza della contingente ed eccezionale emergenza sanitaria”, quanto per “favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolari”.
E’ inoltre una regolarizzazione, che pur con numerosi limiti del testo, si rivolge, in astratto ad una platea di quasi 690 mila unità (l’11,4% di tutta la popolazione straniera in Italia), o se si fa riferimento ai soli lavoratori stranieri in nero, si tratta di una popolazione di circa 620.000 unità, ma a causa dei limiti dell’attuale testo legislativo, afferma Ugo Melchionda, portavoce di GREI250, “rischia di rivelarsi assai limitata nei suoi effetti pratici e un boomerang per le forze della maggioranza di governo che l’hanno promossa”.
E’ inoltre una regolarizzazione che ha polarizzato l’opinione pubblica e le opzioni dei partiti, nonostante la sua urgenza per “i troppi lavoratori agricoli, costretti ad accettare condizioni di lavoro estreme, condizioni abitative indecenti e intermediazione illegale effettuate dai caporali, che potrebbero trovare in essa un supporto per regolarizzare la propria posizione”, continua Marco Omizzolo, segretario generale di Tempi moderni, recentemente fatto dal presidente Mattarella Cavaliere della Repubblica per il suo impegno contro il caporalato,
“Tuttavia sia i proponenti che gli oppositori alla regolarizzazione”, conclude Fabio Marcelli, direttore f.f. dell’ISGI-CNR, “sembrano contestualizzarla in una dimensione puramente nazionale, senza comparazioni, né del testo legislativo, né tantomeno degli effetti che essa dovrebbe comportare per il mercato del lavoro e per l’integrazione degli immigrati, nonché per i risultati che essa dovrebbe avere per la salute pubblica, con analoghe esperienze internazionali rilevanti per l’Italia, sia a livello europeo sia a livello mediterraneo, nonché con le tendenze che emergono a livello di Unione europea e di comunità internazionale più in generale”.
Viceversa la mancata contestualizzazione a livello internazionale implica che l’Italia non ha purtroppo saputo trarre significativi insegnamenti dall’esperienza svolta da altri Paesi, mentre l’esperienza italiana, a sua volta, non riesce a varcare i confini nazionali e diventare oggetto di riflessione e “lesson learned” per altri Paesi. Da queste considerazioni nasce la proposta di realizzare una ricerca in diversi paesi europei a cura di un team internazionale, che metta a confronto
- La comparazione tra le fonti normative applicabili alla regolarizzazione e l’individuazione dei vincoli normativi derivanti dall’esistenza di normative internazionali ed europee in materia
- Gli effetti economico sociali della regolarizzazione
- La sua rappresentazione mediatica e sociale della regolarizzazione
Tale proposta sarà elaborata e sviluppata dall’Istituto di studi giuridici internazionali del CNR, che dedica da tempo la propria iniziativa al tema delle migrazioni, rendendosi protagonista di vari progetti in materia, dalla rete GREI250, formata da una serie di operatori , ricercatori, avvocati, immigrati e associazioni che operano anch’essi da tempo nel settore e dalla rivista-centro studi Tempi moderni che ha curato numerosi studi e pubblicazioni in materia.
L’analisi sarà focalizzata su alcuni Paesi dell’UE e del Mediterraneo: Italia, Portogallo, Spagna, Malta, Francia, Marocco e Tunisia. L’obiettivo è di fornire risultati concreti nel giro di due anni in modo tale da fornire elementi utili alla riflessione e all’azione delle istituzioni pubbliche e delle forze politiche e sociali.
Il progetto viene denominato ROSS (regolarizzazione come opportunità per la società e lo sviluppo sociale).
Contesto e finalità
I trattati, da sempre principale strumento della cooperazione tra Stati, hanno assunto importanza ancora maggiore per gli effetti della globalizzazione, con l’intensificarsi dei rapporti internazionali e il moltiplicarsi delle materie oggetto di regolamentazione convenzionale. Negli ultimi decenni, inoltre, è cambiata la tecnica normativa dei trattati. A partire da alcuni settori (diritti umani, ambiente) si è infatti generalizzato il ricorso a regimi convenzionali flessibili, soggetti a frequenti revisioni e caratterizzati dall’azione di organi istituiti dai trattati e incaricati di facilitarne il funzionamento: conferenze delle parti, segretariati, comitati esecutivi e di controllo, panels tecnico-scientifici. Tra i loro compiti: l’interpretazione evolutiva, la revisione delle norme, il controllo sull’attuazione, la prevenzione e soluzione di controversie.
Di conseguenza, anche l’adattamento del diritto interno ai trattati si configura ormai come un processo continuo e dinamico. Ai mezzi di adattamento tradizionali (in Italia, l’ordine d’esecuzione e i provvedimenti attuativi di norme non self-executing) occorre affiancare nuovi strumenti e tecniche, capaci di conformare leggi e prassi nazionali non solo alle norme convenzionali, giuridicamente vincolanti, ma anche ad atti internazionali di varia natura ed effetti – risoluzioni interpretative, codici di condotta, piani d’azione, norme tecniche – scaturenti dal funzionamento dei trattati (c.d. meccanismi sui seguiti).
Il Progetto, iniziato nel 2010, è diretto all’avanzamento delle conoscenze e allo sviluppo di nuove competenze in questo campo. Il fine è di contribuire a rafforzare il rispetto e l’applicazione effettiva dei trattati al livello internazionale, dell’Unione europea e in Italia.
Temi di ricerca
La tematica del Progetto riguarda tutti i trattati dotati di meccanismi sui seguiti, con particolare attenzione ai trattati volti alla tutela di valori fondamentali o di beni d’interesse generale della comunità internazionale, nonché a settori del diritto convenzionale in cui lo sviluppo scientifico e tecnologico e le conseguenti trasformazioni sociali rendono più frequente il ricambio normativo. Il Progetto utilizza l’approfondimento di casi di studio e il metodo comparativo, al fine di individuare pregi e limiti dei meccanismi convenzionali esistenti e le loro linee evolutive.
Tutti gli aspetti di funzionamento dei trattati, nei loro rapporti con il diritto interno, sono rilevanti. Tuttavia, ai fini del Progetto, le procedure internazionali e nazionali di controllo sull’attuazione e l’applicazione effettiva sono di particolare interesse. Da tale punto di vista, il settore dei diritti umani, nel quale dette procedure hanno avuto prevalentemente origine, e quello ambientale in cui, per certi aspetti, si sono perfezionate, costituiscono campi d’indagine privilegiati.
Formazione
Nel Progetto sono confluite le attività di formazione del Progetto ISGI ‘Strumenti e tecniche per l’attuazione del diritto internazionale ed europeo in materia di ambiente’ (2005-2010), finalizzato allo sviluppo di nuove competenze presso le giovani generazioni di studiosi e operatori del diritto. Principale attività è il Master in ‘Diritto ambientale: norme, istituzioni, tecniche di attuazione’, organizzato dall’ISGI in collaborazione con la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI). Caratteristica delle attività formative del Progetto è il focus sugli strumenti e tecniche di attuazione per contrastare il deficit di effettività delle norme ambientali, secondo le raccomandazioni dell’UNEP e della Commissione europea.
- Il Team nell’ISGI: Sergio Marchisio, Ornella Ferrajolo, Ilja Pavone, Rosita Forastiero.
- Il Team nella SIOI: Sara Cavelli, Cristina Puccia, Eva Palumbo.