Il regime giuridico delle attività spaziali ha costituito, fin dai primi anni ’90, un ambito tradizionale di ricerca dell’ISGI, che ne ha seguito la continua evoluzione del quadro normativo via via che le attività spaziali sono divenute sempre più strategiche per lo sviluppo socio-economico degli Stati sia in termini di infrastrutture e servizi satellitari sia nella prospettiva di sfruttamento delle risorse naturali dello spazio esterno.

Il Progetto tende ad essere molto ampio per accogliere le innovazioni ed i numerosi programmi tecnologici che vengono presentati. Le ricerche hanno come obiettivo l’analisi e la valutazione del quadro normativo e istituzionale, ai diversi livelli di governance (internazionale, regionale, nazionale) delle attività spaziali, senza tralasciare le inevitabili ripercussioni sul piano della security. Per quanto riguarda la componente relativa all’uso pacifico delle attività condotte nello spazio extra-atmosferico, il Progetto sulle attività spaziali è attualmente concentrato sullo studio di aspetti inerenti la protezione dell’ambiente spaziale, in un’ottica volta al superamento dell’approccio Earth oriented/Space oriented, in quanto ambiti limitati rispetto ad un approccio globale che assecondi piuttosto l’interconnessione e l’interdipendenza delle due dimensioni. In quest’ambito di ricerca ricadono anche gli aspetti ambientali connessi all’uso sostenibile dell’esplorazione spaziale e degli Artemis Accords. Sullo sfondo dei prossimi programmi per il ritorno della presenza umana sulla Luna e la sua colonizzazione in vista dello sfruttamento delle risorse naturali extra-terrestri, si evidenzia l’importanza di approfondimenti connessi a tali eventi di portata storica, su cui si registra una difficile e frammentata convergenza degli Stati.

La prevalente natura dual use (usi civili e militari) delle tecnologie spaziali implica la connessione con numerosi aspetti di security, radicati in una complessa rete di accordi e strumenti non vincolanti (soft law). Questi strumenti risentono molto spesso di molteplici gap normativi e definizioni insolubili; questioni meritevoli di attenzione e approfondimento, che trovano la possibilità di essere discusse anche all’interno di un Network altamente specializzato quale l’European Non Proliferation and Disarmament Network di cui l’ISGI è membro.

Il Progetto non è limitato ai soli aspetti di ricerca ma prevede l’Alta formazione, affidata all’organizzazione di Corsi di specializzazione e al tutoraggio di giovani post-laureati, mentre la diffusione della conoscenza del diritto dello spazio si concretizza nella partnership  (dal 1999) con l’European Centre for Space Law ECSLESA in quanto National Point of Contact, funzione che attualmente condivide con il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Roma Sapienza (DISP). Per questo, l’altra parte della ricerca è volta all’analisi di aspetti relativi alla security, intesa come intrinsecamente connessa alla safety e sustanaibility delle space activities, in un momento in cui le sfide alla pace divengono sempre più intense.

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