Il diritto alla terra in America Latina
Il #dirittoallaterra, inteso come diritto individuale e collettivo, è ancora oggetto di dibattito nel #dirittointernazionale dei #dirittiumani. Recentemente, la Dichiarazione ONU sui #dirittideicontadini e delle altre persone che lavorano nelle aree rurali (2018) lo riconosce e definisce in termini di diritto all’accesso, all’utilizzo e alla #gestionesostenibile della terra e delle risorse naturali in essa presenti, con valore strumentale rispetto al raggiungimento di un tenore di vita adeguato, del vivere in #sicurezza, #pace e #dignità, nonché di sviluppare le proprie culture (art. 17). In effetti, l’accesso alla terra è la causa più rilevante di #discriminazione e vulnerabilità dei contadini soprattutto nei #Paesiinviadisviluppo [UN Doc. A/HRC/19/75, 24 febbraio 2012 ]. Non a caso l’Obiettivo 2 dell’#AgendaONU 2030 per lo #svilupposostenibile considera l’accesso equo e sicuro alla terra come obiettivo strumentale a quello di sconfiggere la #fame. In #AmericaLatina il diritto alla terra rappresenta oggi più che mai una sfida di estrema attualità, su cui si muovono ampi e radicati movimenti sociali formati da contadini, braccianti e indigeni. Esso rappresenta, peraltro, un elemento di criticità anche nel resto dei Paesi del mondo [per l’Unione Europea, v. ad esempio, la Risoluzione del Parlamento Europeo del 27 aprile 2017].
Introduce: Fabio Marcelli, direttore f.f. ISGI/CNR
Relazione di Margherita Brunori, ricercatrice ISGI/CNR, presso Università di Brescia
Intervengono: Giada Giacomini, Università La SapienzaSandra Regina Martini, Coordinatrice Master in diritti umani, UNIRITTER, Brasile; Ana Ines Sangiacomo, Università La Plata, Argentina; Emilio Sposito Contreras, Università centrale del Venezuela; Diego Vedovato, Movimento Sem Terra, Brasile